
Quando la Rai di Draghi oscurava il ballottaggio: gli smemorati della censura

Mentre infuria la polemica sulla mancata copertura del secondo turno delle elezioni francesi da parte della Rai, con «Telemeloni» nel mirino di USIGRai, Pd, M5s, e richieste di dimissioni di Paolo Petrecca, direttore di RaiNews24, nessuno ricorda che un caso analogo avvenne con la Rai di Mario Draghi. Quando, cioè, Giorgia Meloni era ancora all’opposizione e FdI non faceva parte del Cda della tv pubblica. Parliamo dei ballottaggi di domenica 26 giugno 2022, quando la Rai di Draghi non dedicò il minimo spazio al commento delle consultazioni, lasciando campo libero a La7 e Rete4, che invece seguirono fin da subito lo spoglio. Lo fece notare l'allora segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che sottolineò come le tv commerciali - grazie al commento tempestivo sull'esito dei ballottaggi - fossero riuscite perfino a battere nei dati Auditel Rai1. La Prima Rete Rai aveva trasmesso infatti la replica di uno Speciale Tg1, poi sconfitto negli ascolti dal solito Enrico Mentana su La7 e da uno speciale con Giuseppe Brindisi su Rete4, riusciti entrambi a superare l'8% di share a tarda sera. Michele Anzaldi, all’epoca deputato di Italia Viva, presentò un'interrogazione per chiedere - all’allora Ad Rai Carlo Fuortes- delucidazioni sulla scelta di oscurare il commento sui ballottaggi, ma nessuno della Sinistra si guardò bene di appoggiarne le richieste. Non è tutto.
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Il 6 gennaio 2021, con il governo Pd-M5s insediato a Palazzo Chigi e con l’ad Rai Fabrizio Salini in quota M5s, accadde un altro caso simile. E per un evento di rilevanza mondiale, ovvero l'assalto al Campidoglio di Washington. Se, ancora una volta Rete4 e La7 erano sul pezzo e commentavano in diretta quanto avveniva nella capitale Usa, i tre canali generalisti Rai erano pressoché spenti, con il clamoroso caso di Rai1. Mentre il mondo seguiva con il fiato sospeso la rivolta a Capitol Hill, i teleutenti interessati agli accadimenti americani erano infatti costretti a seguire Rete 4 e La7, poiché sulla Prima Rete Rai andava in onda lo Speciale Lotteria dei Soliti Ignoti. Tg2 Post, all’epoca diretto da Gennaro Sangiuliano, aveva coperto quanto poteva gli avvenimenti di Washington, ma poi era stato costretto a cedere il testimone al Tg3, obbligato ad andare in onda con un'edizione «straordinaria» alle 23.00, imitato dal Tg1 che finalmente a tarda sera decideva d'interrompere «I Soliti Ignoti». Peccato che a quell’ora la rivolta fosse stata ormai sedata, e che Barbara Palombelli su Rete4 ed Enrico Mentana su La7 stessero seguendo i fatti da ore. La Sinistra chiese dimissioni dei vertici? Ovviamente no.
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Anzaldi e il suo allora omologo segretario della Vigilanza Rai, il leghista Massimiliano Capitanio, chiesero spiegazioni alla Rai sulla mancata copertura di un evento d'importanza mondiale, ma USIGRai e cdr del Tg1 respinsero gli attacchi al mittente. Per poi seppellire l'episodio nell'oblio. Ma, alla luce di quanto sta avvenendo in questi giorni, è il caso di dire: chi è senza peccato, scagli la prima pietra.
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