ex astor

Firenze, la proposta di Del Re per l’acquisto dell’ex hotel Astor

Christian Campigli

Una ferita che non si è mai rimarginata. Perché, a distanza di quasi otto mesi, Firenze si interroga ancora su cosa sia successo a Kata, la bimba peruviana di cinque anni rapita lo scorso 10 giugno. E mai più ritrovata. Un tema che è già, prepotentemente, entrato nella campagna elettorale che sancirà il nuovo sindaco del capoluogo toscano. Perché quel rapimento è indubbiamente legato alle condizioni di vita nelle quali la bambina era costretta a vivere e, di conseguenza, all'hotel Astor, la struttura occupata  abusivamente da oltre 130 immigrati, nell'indifferenza della maggioranza dem. 

 

  

 

Cecilia Del Re, ex assessore defenestrato da Dario Nardella perché in disaccordo col primo cittadino sul passaggio della tramvia in centro, ha lanciato una proposta che farà certamente discutere. “La nostra città ha bisogno di inaugurare un nuovo corso, fatto di politiche pubbliche virtuose a sostegno delle fasce più deboli della città. Firenze Democratica è nata proprio per dare una scossa in questa direzione e abbiamo chiesto all’amministrazione di cominciare da subito, con proposte concrete da sottoporre al consiglio comunale". 

 

 

La nuova formazione politica che, con ogni probabilità, si presenterà al voto di giugno in coalizione con Tomaso Montanari ed i Cinque Stelle, ha lanciato la proposta di acquisto da parte di Palazzo Vecchio dell’ex hotel Astor, "simbolo della crisi delle politiche abitative del Comune, che potrà essere convertito in uno studentato pubblico o, in alternativa, destinato all’accoglienza di famiglie con minori in condizione di indigenza o difficoltà". Fondamentale, per Cecilia Del Re e per i consiglieri Massimiliano Piccioli e Leonardo Calistri modificare la "visione di una città accessibile, la qualità del lavoro, dove il comune deve dare per primo l’esempio, e un’accoglienza dignitosa che si traduce anche in un investimento sulla sicurezza in città".