verso il voto

Elezioni, Salvini detta la linea: "Quale sarà il valore aggiunto"

Le elezioni si avvicinano a grandi passi e i leader politici dettano la linea su quali dovranno essere i criteri di scelta dei candidati. Ne ha parlato con Bruno Vespa il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini. «Per me i governatori della Lega che, secondo i dati, sono i più amati d’Italia sono un valore aggiunto, così come i sindaci della Lega. Ho incontrato Solinas per parlare di porti e aeroporti sardi. Gli italiani un anno e rotto fa hanno scelto il centrodestra unito per governare l’Italia e lo stanno apprezzando e sostenendo. Per me è sempre l’unità del centrodestra il valore più importante. E per me se un sindaco e un governatore hanno lavorato bene al primo mandato è giusto e naturale ricandidarli. Detto questo, non scelgo da solo, scegliamo tutti insieme. La cosa più sempre sarebbe ricandidare gli uscenti in tutte le Regioni dove ora si andrà a votare, visto che tutti hanno ben lavorato. Se qualcuno dice che non vuole candidare Tizio o Caio, mi deve spiegare perché e dove ha sbagliato». L'ha detto Matteo Salvini a Bruno Vespa. «Io non metterò becco nelle candidature» alle Europee «di Fratelli d’Italia o Forza Italia, evidentemente. Sulla Sardegna, così come sull’Abruzzo, sul Piemonte, sull’Umbria, che andranno al voto, per me il centrodestra unito avrebbe utilità a dire i governatori che hanno lavorato bene si ricandidano. È chiaro che se dici "cambiamo in Sardegna", allora cambiamo in Basilicata o in Abruzzo, cambiamo qui cambiamo là, complica». Così, a Porta a Porta, il segretario leghista Matteo Salvini. «In Sardegna gli unici ad essere divisi sono a sinistra. Io conto che si trovi la quadra come abbiamo sempre fatto», ha aggiunto. «Tengo all’unità del centrodestra, non sarò mai io a spaccare o dividere il centrodestra. Mai», ha concluso.

 

  

 

Il tuo browser non supporta il tag iframe

 

Zaia in lista Lega alle prossime europee? «Mi piacerebbe». Così il ministro Matteo Salvini intervistato a Porta a Porta. «Sicuramente le liste della Lega saranno forti, ci saranno amministratori locali e imprenditori - aggiunge - secondo tutti i sondaggi abbiamo i governatori più amati d’Italia: da Zaia, a Fedriga, a Fontana. Io non obbligo nessuno a far niente, ma penso che esperienza di chi governa una Regione o un Comune applicata al cambiare questa Europa che così com’è evidentemente non funziona, sarebbe preziosa».