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Migranti, Marco Minniti bastona l'Europa: ha scelto di non avere un ruolo

«È una misura tampone che va nella logica dell’emergenza. Ma l’immigrazione è un dato strutturale del pianeta. C’è bisogno che l’Ue faccia sentire la sua voce ancora più importante, invece anche stavolta ha scelto di non avere un ruolo». Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera Marco Minniti, ex ministro dell’Interno.

 

  

 

 

 

«Bisognerà vedere concretamente come si traduce - afferma - Un richiedente asilo ha dirotto a nominare l’avvocato e parlarci. Cosa accadrà? Andranno gli avvocati in Albania? Verrà lui? Chi pagherà? Non vorrei che questa complicata gestione mettesse in dubbio il diritto alla difesa, soprattutto di un richiedente asilo». L’Europa «ha perso una serie di occasioni. L’ultima al vertice straordinario di Malaga, dove bisognava presentare il piano di sostegno economico per l’Africa e la proposta di un patto con Unione africana e Onu per contrastare i flussi illegali e costruire i percorsi legali». «Se queste cose fossero state fatte prima del 7 ottobre l’Europa avrebbe lanciato un ponte di fiducia verso l’Africa e il Mediterraneo di grandissimo valore nell’attuale tempesta».