Fronda
Pd, la vera fronda è dei cattolici: scissione dietro l’angolo, Schlein in un vicolo cieco
Tempi duri per Elly Schlein a pochi mesi dalla vittoria nelle primarie per guidare il Partito Democratico. Il vero pericolo per la leadership non viene da Stefano Bonaccini, che ha lanciato la sua corrente “Energia Popolare, ma che ha siglato una tregua fino alle europee, con la possibile candidatura come capolista nella circoscrizione Nord-Est. Come svela Affari Italia il vero nodo è quello dei rapporti con la corrente cattolica guidata da Lorenzo Guerini, Graziano Delrio, Pierluigi Castagnetti e Piero Fassino. Non è affatto una parte minoritaria del Pd, con temi come la maternità surrogata e l’utilizzo dei fondi del Pnrr per le armi all’Ucraina che hanno visto degli sbandamenti rispetto alla linea della segretaria.
“L'impressione è che la segretaria sia in difficoltà, chiusa nella cerchia dei suoi fedelissimi e poco (o per nulla) incline al dialogo interno” scrive il sito nel suo retroscena, che continua così: “Fonti qualificate di Base Riformista spiegano che saranno mesi difficili. Una fetta del Pd non accetta i diktat della segretaria ed è pronta a muoversi autonomamente. Per il momento non si parla di scissione, ma eventuali scivoloni su temi chiave potrebbero far precipitare la situazione”. In particolare il prossimo passo fondamentale sarà quello delle elezioni europee del 2024: se Schlein non raggiungerà almeno il 20% le sarà dato il benservito e i big cattolici chiederanno le dimissioni.