verso i ballottaggi

Ballottaggi, Renzi avverte il Pd: cercare i voti M5s è un'operazione a perdere

Edoardo Romagnoli

«Io sconsiglierei i candidati di fare la questua per i voti grillini perché il rischio è di perdere di più di quello che si ottiene. Poi non conosco la situazione di Ancona. Io non lo farei ma decideranno loro». Nel giorno della presentazione degli ultimi due nuovi ingressi in Italia Viva Matteo Renzi lancia un messaggio al Partito democratico in vista del ballottaggio che ad Ancona vede Ida Simonella, candidata del centrosinistra appoggiata anche dal Terzo Polo, sfidare Daniele Silvetti candidato della coalizione di centrodestra.

Ma partiamo dall’inizio. La saga Renzi-Calenda si arricchisce di un nuovo capitolo. Ieri il leader di Italia Viva ha presentato, in una conferenza stampa all’hotel Bernini a Roma, le due ultime new entry: la deputata Naike Gruppioni e la consigliera regionale emiliana Giulia Pigoni; entrambe provenienti da Azione.

  

Calenda ha commentato l’addio della deputata bolognese con un post su Facebook: «Faccio i migliori auguri a Naike. Ogni scelta è legittima e rispettabile. Mi permetto solo di notare che, per rispetto alla comunità che l’ha eletta sei mesi fa quasi senza conoscerla, una comunicazione preventiva sarebbe stata più elegante. Ma immagino che l’uscita a sorpresa fosse parte dell’accordo di ingaggio». Mentre sull’ex capogruppo in Regione Emilia-Romagna e coordinatrice regionale del partito, Silvia Pigoni, Calenda ha dichiarato: la vicenda Gruppioni, «altrimenti irrilevante, spiega bene la distanza nei comportamenti con Matteo Renzi. Mentre noi eravamo impegnati in giro per l’Italia a sostenere le liste, spesso fatte insieme, per le amministrative lui era in queste faccende affaccendato. Buona strada».

Dal canto suo Renzi preferisce confermare la linea dell’indifferenza e continua a ripetere: «Da me non sentirete mai nessuna parola contro Calenda». L’ex sindaco di Firenze ha spaziato su tanti temi dalla Rai, «Io sulle nomine Rai non ho mai messo il naso», alle recenti amministrative.

Il Terzo Polo si è presentato unito in 5 capoluoghi prendendo, di media, il 4%. Miglior risultato a Brescia, hanno ottenuto il 7%, dove Azione e Italia Viva si sono presentate insieme al Pd per appoggiare il candidato del centrosinistra Laura Castelletti.
Anche a Vicenza il Terzo Polo si è schierato con il candidato del centrosinistra Giacomo Possamai, contribuendo con il 3,5%. A Treviso la scelta della coppia Renzi-Calenda è stata quella di presentare un candidato autonomo: Nicolà Maria Rocco che si è fermato al 4,6%. Anche a Pisa hanno optato per il candidato autonomo: Rita Mariotti che ha raccolto l’1,3% dei voti. A Siena invece un candidato a testa: Azione ha presentato Roberto Bozzi, 1,3%, mentre Italia Viva ha appoggiato la candidatura di Massimo Castagnini, 1,8%.

Il voto sui territori «è molto complesso», ha detto Renzi. «Bisogna avere candidati forti. Le elezioni comunali sono bestie strane, a Siena saremo decisivi. Io credo che non le abbia vinto nessuno, se si guarda ai numeri ha vinto il centrodestra ma io credo anche che la partita sia aperta al secondo turno». L’ex premier però ci tiene a sottolineare che i suoi sono solo suggerimenti e che dentro Italia Viva i responsabili territoriali hanno piena autonomia. «Ad Ancona e in tutti gli altri comuni ognuno farà come vuole e i candidati sindaci faranno come vogliono, come è giusto che sia. Io sono passato dal ballottaggio e quando è toccato a me non ho voluto fare apparentamenti. Altri invece vogliono farli e quindi scelgano loro». Insomma le indicazioni sono chiare: liberi tutti ma se potete lasciate fuori i grillini.