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Primarie Pd, Elly Schlein batte Stefano Bonaccini

Angela Barbieri

La partita delle primarie è rimasta aperta fino all’ultimo. Il testa a testa nella conta dei voti è stato più lungo del previsto. Il pronostico dei giorni scorsi dei sondaggisti era di una netta affermazione per Stefano Bonaccini. Invece non è andata così. Con l’80% dei voti scrutinati, quando il divario era ormai incolmabile, Elly Schlein si è imposta con il 53,80%, il governatore si è fermato al 46,20% nonostante sia andato bene in alcune regioni del sud. Bonaccini le ha fatto i complimenti e ha promesso che le darà una mano. E ha aggiunto: «È stata più brava di me».

A Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna le prime schede davano già in vantaggio la deputata di oltre il 60%. «Manca ancora il Sud, ma dovremmo tenere», spiegavano speranzosi i suoi. E avevano ragione. Mentre Dario Nardella, coordinatore della mozione Bonaccini, ammetteva che non sarebbe stata una passeggiata: «La partita è aperta. Lo spoglio sarà molto lungo: dovremmo aspettare tutta la nottata. I dati arrivano lentamente, ma dai primi risultati è una bella sfida aperta». Non è stata necessaria tutta la notte, alle 23,20 Bonaccini ha ammesso la sconfitta.

  

Per i dem, in ogni caso, la prima vittoria è stata l’affluenza, nonostante i partecipanti siano stati molti meno delle volte precedenti. Sin dalla mattina elettori e simpatizzanti dem hanno fatto la fila ai gazebo, sfidando la pioggia. La «soglia psicologica» di un milione di votanti fissata dai due contendenti è stata raggiunta. «Bene! File dovunque ai nostro gazebo. Grazie alle migliaia di volontari che stanno rendendo possibile una straordinaria giornata di democrazia e partecipazione con le #PrimariePD», scriveva su Twitter Enrico Letta.

Il segretario uscente ha votato al suo seggio di Testaccio e, nel primo pomeriggio, dopo che alle 13 avevano votato quasi 600mila persone, è stato il primo a buttare il cuore oltre l’ostacolo: «Supereremo ampiamente il milione di votanti», ha detto sicuro. A sera, dal comitato Bonaccini, Nardella provava a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Il primo dato da sottolineare, sicuramente positivo, è l’affluenza che ha superato il milione di elettori. È un dato che ci fa capire, ci fa vedere che il Partito Democratico è più vivo che mai, contrariamente a tante letture che sono state date dalla sconfitta in poi. È un dato che premia volontari ed elettori». Le facce alla Casa dei popoli a Casalecchio di Reno, però, erano lunghe fin dall’inizio. Una volontaria impiattava tagliatelle per militanti e giornalisti, ma la tensione era palpabile.

Invece, quando Schlein è arrivata allo Spazio Diamante, teatro romano scelto come quartier generale, è stata accolta da applausi e grida di entusiasmo. Poi nella grande sala sono arrivati alla spicciolata i rappresentanti della sua squadra: Francesco Boccia, Nicola Zingaretti, Chiara Braga, Alessandro Zan, Cecilia Delia, Marco Sarracino, Antonio Misiani, Marco Furfaro e Michela Di Biase. L’ottimismo però andava di pari passo con la cautela e la scaramanzia. Poi, quando Bonaccini le ha fatto i complimenti, è iniziata la festa.