Standing ovation

Regionali Lazio, Meloni all'evento per Rocca: "Tra cinque anni ancora qui"

Pietro De Leo

“È finita l’Italia che fa la forte con i deboli e la debole con i forti”. È una Giorgia Meloni che rivendica quanto realizzato dal governo quella che sale sul palco dell’Auditorium della Conciliazione, a Roma, per l’evento del centrodestra a sostegno del candidato alla Regione Francesco Rocca. Un appuntamento che contiene tante cose. Da un lato la fotografia sulla coalizione unità. Dall’altro un altro passaggio sul percorso politico di Fratelli d’Italia: "Abbiamo dimostrato che si può arrivare ovunque senza dover mai svendere sè stessi, abbassare la testa o diventare qualcosa di diverso da quello che eri", osserva, pensando al cammino del proprio partito. E poi c’è l’agenda di governo. Tra il ruolo riconquistato in Europa, le politiche migratorie, a proposito del quale Meloni cita il “diritto a non emigrare” teorizzato da Benedetto XVI. E poi il superamento del Reddito di Cittadinanza: “alla fine di quest’anno, chi può lavorare lavora”. E poi c’è una parola chiave, che riecheggia durante la giornata. Ossia “meritocrazia”. Ne parla Giorgia Meloni, quando affronta il tema dei meccanismi premiali per le aziende.

 

  

Affronta il tema Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e leader della Lega, nel passaggio sulla scuola, rilanciando dal palco il lavoro del ministro Valditara. Molto applaudito, anche l’intervento di Matteo Salvini, che da ministro delle infrasttrutture difende l’efficienza: "In altre parti d'Italia dicono no a tutto. In Puglia dicono no all'alta velocità, perché ci sono i mandorli. Buon dio, i mandorli li puoi piantate da altre parti e vai avanti con il cantiere", dice. Quanto al governo, "Questi primi 100 giorni - dice Salvini - mi hanno fatto trovare colleghi in gamba, conto e sono sicuro che diventeranno anche amici. Questa è la differenza tra l'andare d'accordo sul posto di lavoro e ragionare da squadra". L’intesa nella squadra viene sottolineata anche da Forza Italia. Il coordinatore nazionale Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, osserva: "Ogni mattina mi sveglio e sono contento e fiero di essermi sempre schierato dalla stessa parte. Abbiamo valori comuni, il nostro, quello del centrodestra, non è un matrimonio d'interesse. Siamo uniti, c'è una visione comune della società".

Silvio Berlusconi, che fa arrivare alla convention un video saluto, dice: “"Noi vinceremo ma sappiamo bene che la sfida più difficile verrà dopo. Tenteranno di dividerci, ci attaccheranno su tutto, aspetteranno ogni nostro piccolo errore per cercare di minare l'unità della coalizione. E' quello che sta succedendo a livello nazionale. Ma non ce la faranno a dividerci. Non ci sono mai riusciti da quando trent'anni fa io ho fondato il centro-destra. Per questo vi dico che noi vinceremo la sfida del governo regionale"