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Fini ritorna in politica? La verità nell’ultimo intervento: cosa voglio fare

Nuova apparizione pubblica per Gianfranco Fini, che ha deciso di rompere il silenzio e di riprendersi un ruolo mediatico. In molti hanno visto tali mosse come un primo passo per un ritorno in politica, un’ipotesi che è stata seccamente smentita dallo stesso ex leader di Alleanza Nazionale: “Io non devo entrare in nessun partito, non ho tessere. Cerco di ragionare per dare contributi. La sinistra soffre in primo luogo di un problema di identità, mentre la destra, piaccia o meno, un’identità ce l’ha. La sinistra questo lo ha perso”.

 

  

 

“Oggi - dice ancora Fini, intervenuto a Napoli alla presentazione del libro «La casta siete voi» di Enzo Raisi - i tempi sono cambiati, però rimane il dato di fondo, la politica diventa assai meno appetibile e gradita se non tiene viva la fiamma della passione, dell’idealità, della speranza, della convinzione di poter fare davvero qualcosa di concreto per il bene della comunità. Purtroppo negli anni recenti c’è stata una degenerazione della politica. Sarebbe importante ricordare che la politica non è sinonimo di propaganda. La  propaganda è il momento in cui si cerca di far comprendere alla pubblica opinione quali sono le idee di riferimento, il programma che si intende realizzare, la visione complessiva che si ha della società, ma la politica non deve finire in secondo piano rispetto alla propaganda. Se dovessimo indicare le modalità per riportare a seguire la politica i giovani e anche i tanti italiani che non votano più, dovremmo partire - sottolinea l’ex numero uno della Camera - dal presupposto che, se la politica non è stata capace di farsi comprendere e farsi apprezzare, è lei stessa che per prima deve riflettere”.

 

 

Fini ha dato un consiglio a tutto il mono della politica: “Bisogna ripensare al ruolo dei partiti, che non possono essere solo comitati elettorali, non va bene se la politica coincide con la propaganda. Bisogna formare la classe dirigente, poi serve il ruolo delle fondazioni, delle associazioni, è cresciuta l’azione del volontariato sociale, del terzo settore”.