era stato avvisato

“Soumahoro? Fratoianni sapeva tutto”. Da Sinistra Italiana inguaiano il leader

Elena Fattori, militante di Sinistra Italiana ed ex parlamentare, ha firmato insieme altri dieci dirigenti del partito (tra cui Silvia Prodi, nipote dell'ex premier Romano) un documento indirizzato alla leadership per la scelta delle candidature del partito dopo il caso di Aboubakar Soumahoro. Fattori ha poi rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui mette nel mirino proprio Nicola Fratoianni, numero uno di SI: “Si è scelto un personaggio senza andare a vedere cosa realmente proponesse al di là di tutte le sue comparsate mediatiche. Di quelle storie sulle cooperative si sapeva tutto. La dirigenza di Sinistra Italiana sapeva, li avevo avvisati io. Ho visitato la cooperativa Karibu durante un giro di centri per richiedenti asilo che ho fatto quando ero con il Movimento 5 Stelle. Non sapevo nemmeno che fosse tenuta dalla suocera di Soumahoro, me lo ha detto lei quando mi ha accompagnato nella visita. Era sporca, fatiscente, c’era la muffa, mi dissero che la caldaia funzionava male. Ne ho viste tante di strutture ma quella è la peggiore, in mezzo al nulla com’era”.

 

  

 

“Ne parlai - ammette Fattori - anche con Fratoianni. Non ha pensato che fosse un fatto rilevante. D’altronde Soumahoro aveva un grande peso mediatico. Era appena comparso su una copertina di un settimanale come futuro leader della sinistra. Nessuno è andato a vedere quali sono le sue proposte sul caporalato, sull’accoglienza pubblica, sulle cooperative. Lo hanno cercato per la candidatura sapendo chi era”.