privatizzazione

Vendita di Ita Airways, Giorgetti: siamo aperti a tutti

Il futuro di Ita è sempre al centro degli interessi del governo Meloni. Ne ha parlato anche Giancarlo Giorgetti durante la presentazione della manovra di bilancio. Il ministro dell'Economia e delle Finanze ha spiegato che la trattativa per la privatizzazione della compagnia di bandiera è ancora aperta e che Lufthansa è ancora interessata. «La data room di Ita Airways è aperta, Lufthansa è sempre interessata e siamo aperti ovviamente a coloro che vogliano partecipare. Ribadisco, è un’operazione che mira a trovare un partner industriale solido, che garantisca un futuro certo per la compagnia aerea». Lo ha detto in conferenza stampa Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, rispondendo a una domanda su Ita Airways.

 

  

 

 

 

«La riapertura del dossier dell’ex Alitalia, oggi Ita Airways, da parte del governo Meloni, è una straordinaria occasione per immaginare un nuovo futuro industriale per la nostra compagnia, che va tenuta al riparo dalle insidie di Paesi nostri concorrenti, sul fronte delle rotte turistiche, e dall’assalto di fondi di investimento dalla vocazione speculativa e non industriale». Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro e Finanze del Senato, secondo cui «Air France-Klm e la cordata del fondo Certares non forniscono alcuna garanzia per la tutela dei livelli occupazionali di Ita Airways ma anche sul fronte del rilancio della compagnia di bandiera le prospettive restano quelle di una pseudo colonizzazione e basta». «L’azzeramento delle trattative in esclusiva con Certares era doverosa, da parte del ministro Giorgetti, anche sulla base delle stime sulla possibile riduzione del personale Ita di almeno 1.000 dipendenti senza peraltro affrontare e risolvere i problemi strutturali dell’ex Alitalia. Lo stesso per l’ipotesi Air France/Klm, una compagnia che da tanti anni tenta di risollevarsi dalla crisi ma è sempre in difficoltà e che oggi si ricandida dopo essere stata caldeggiata dall’ex premier Draghi ad acquisire Ita come espressione dello Stato francese diretto concorrente del nostro Paese sulle rotte turistiche e senza alcun interesse a portare i turisti in Italia, al contrario di Lufthansa», dice ancora Pedrizzi. «Proprio ieri sembra essere tramontata l’opzione tricolore, la cordata di Msc del re dei trasporti marittimi D’Aponte, con la partnership tedesca di Lufthansa, che potrebbe rappresentare la vera svolta intermodale per il nucleo centrale dei trasporti italiani, coniugando e integrando il settore marittimo con quello cargo e aereo. L’annunciata rinuncia di Ms, leader mondiale nel trasporto marittimo di merci e quindi come tale è in grado di riempire i Cargo Alitalia al 100 % - spiega Pedrizzi - è una sconfitta per il Paese. Non per niente ha già costituito una sua compagnia aerea la McsAir Cargo con 4 aerei Boeing 777 che potrà essere agevolmente integrata con Alitalia. Ma il colosso del mare è anche leader mondiale nel settore delle crociere nel Mediterraneo ed è quindi in grado di riempire al 100% anche gli aerei passeggeri con i crocieristi. Senza trascurare, in una chiave sinergica e intermodale, le sue trattative per l’acquisto di Italo Treno. Ideale sarebbe una cordata con Lufthansa, la più grande Compagnia Aerea Europea con bacino di utenza soprattutto in Europa continentale e quindi interessata a completare il suo network nel nostro Paese con gli hub di Fiumicino e Linate/Malpensa senza penalizzare l’Italia. Vade retro, francesi, e il governo punti su Msc e provi a farla rientrare nella trattativa».