emergenza migranti

Matteo Salvini dice basta all'immigrazione clandestina: stop al business

Il tema dell'immigrazione clandestina è sempre al centro degli interessi del neo ministro Matteo Salvini. Il titolare del dicastero delle Infrastrutture prende la palla al balzo proprio nelle ore in cui l'attenzione è catalizzata dalla vicenda delle due Ong, Ocean Viking e Humanity 1, ancora in attesa nelle acque del Mediterraneo. Salvini tiene a precisare che è iniziata una lotta senza quartiere ai trafficanti di esseri umani. In altre parole chi lucra sulla disperazione non avrà vita facile. Il pensiero di Salvini è affidato a un tweet. «Messaggio per i trafficanti di esseri umani e per i loro complici - scrive il ministro sui social - come da programma elettorale del centrodestra, l’Italia non tollererà più il business dell’immigrazione clandestina e degli sbarchi fuori controllo. Le Ong straniere si regolino di conseguenza...». Lo scrive su Facebook il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, allegando una immagine in cui si legge ’Altro che in Italia, le ong vadano nei loro paesì.

 

  

 

 

Intanto salgono a 234 i naufraghi a bordo dell’ Ocean Viking in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro. In 32 sono stati tratti in salvo ieri sera: erano su un barchino di appena 6 metri in acque internazionali al largo di Malta. «Hanno forti segni di disidratazione, stanchezza e gravi ustioni». In mare, prima di essere salvati, hanno trascorso tre giorni. «Senza cibo», spiegano da Sos Mediterranee che adesso insieme alla Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa li assiste a bordo. Sul ponte della nave da giorni attendono 14 donne e 41 minori non accompagnati. Il naufrago più giovane ha appena tre anni. «Alcuni dei sopravvissuti hanno trascorso in mare oltre 30 ore, sono esausti e presentano ustioni da carburante», dice l’ong. Nel Mediterraneo restano anche i 180 migranti che il team dell’Humanity1 ha tratto in salvo in acque internazionali in tre diverse operazioni di soccorso.