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Salvini ministro e Fornero rosica: "Non lo auguro agli italiani"

Benedetto Antonelli

Ad Elsa Fornero non va giù il risultato delle elezioni. Soprattutto, non riesce ad accettare che Matteo Salvini possa far parte del nuovo governo, probabilmente perché il segretario della Lega non ha mai risparmiato critiche alla riforma delle pensioni che porta proprio il nome dell'ex ministra del Lavoro. Ospite di "Un giorno da pecora" a Rai Radio1, le è stato chiesto cosa dovrebbe fare Salvini nel nuovo governo. Ecco la sua risposta: «Lui ha detto che non ho mai lavorato in vita mia, se la pensassi allo stesso modo potrei dirgli che per lui è arrivato il momento di iniziare a lavorare». E ancora: «Non auguro agli italiani Salvini ministro del Lavoro. Io non ho fiducia in lui, gli darei una pausa», alle ultime elezioni «lo ha trascinato il risultato di Meloni altrimenti lui sarebbe stato un perdente».

L'ex ministra fa sapere anche di aver scelto due partiti distinti alle elezioni. Una sorta di voto disgiunto tra Camera e Senato: «Da una parte ho votato il Pd, dall'altra per Calenda. È stato un errore grave non mettersi insieme, quello sarebbe stato il mio auspicio».

  

Alle frasi di Fornero ha replicato per primo Claudio Durigon, parlamentare della Lega e responsabile del dipartimento Lavoro del partito: «Per i ministri, come per qualunque professionista, vale la dimensione del proprio lavoro, e la portata del proprio operato. Elsa Fornero ha dato vita a una riforma del sistema pensionistico vergognosa, che ha semplicemente innalzato l'età pensionabile con errori poi riparati con moltissime salvaguardie, costate oltre 12 miliardi di euro. Ha imposto sacrifici, e abbiamo anche dovuto assistere allo svenevole teatrino che si consumò in conferenza stampa. A breve archivieremo quella stagione di inadeguatezza con Quota 41. Fornero si prenda una tisana, magari si legga un buon libro, si tenga lontana da temi su cui ha fatto danni e lasci lavorare le persone competenti». Poi è arrivata anche la risposta su Twitter di Salvini: «La Fornero non mi ama? Ne sono orgoglioso! Cancellare la sua orribile legge sarà un dovere e un piacere».