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Elezioni Politiche 2022, Giorgia Meloni: il nostro sarà il governo di tutti

Daniele Di Mario

Silenzio. Giorgia Meloni, all’indomani della vittoria elettorale, lascia il palcoscenico ai dirigenti di Fratelli d’Italia e preferisce non procedere ancora a quella «analisi del voto più completa» che aveva annunciato l’altra notte, a poche ore dalla chiusura delle urne, nel punto stampa all’hotel Parco dei Principi. Meloni sceglie il low profile, postando su Instagram il messaggio scrittole dalla figlia con dei pennarelli su un foglio bianco: «Cara mammina, sono tanto felice che hai vinto. Ti amo! Tanto».

Dal quartier generale di FdI, filtra che Meloni abbia trascorso la giornata già a studiare i principali dossier. La situazione economica la preoccuperebbe particolarmente. Per il resto telefonate (è stata chiamata anche dagli avversari: il segretario Pd Enrico Letta e il leader M5S Giuseppe Conte si sono congratulati con lei) e la volontà di non esporsi troppo, evitando parole inutili. Quello che doveva dire, del resto, lo aveva esposto l’altra notte. «Dagli italiani è arrivata un’indicazione chiara di un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia», aveva spiegato il presidente FdI, aggiungendo: «Il fatto che Fratelli d’Italia sia il primo partito in Italia significa tante cose. Per tanti di noi. Questa è sicuramente una notte di orgoglio, una notte di riscatto, di lacrime, di abbracci, di sogni e di ricordi. È una vittoria che voglio dedicare a tutte le persone che non ci sono più e che meritavano di vedere questa nottata».

  

Dopo aver ringraziato Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Maurizio Lupi e «chi ci ha creduto e non ha mollato» quando «tutti all’inizio ci davano per spacciati», Meloni aveva spiegato che «per fare la storia» bisogna prima capire le «responsabilità» che derivano dalla vittoria. Denunciando la «campagna violenta» subita, ha ricordato agli avversari politici che la situazione in cui ci troviamo «richiede rispetto reciproco». «La situazione nella quale l’Italia versa, la situazione nella quale versa l’Ue, la situazione con la quale complessivamente dobbiamo confrontarci, è particolarmente complessa e richiede il contributo di tutti, un clima sereno e quel rispetto reciproco che è alla base del confronto in qualsiasi sistema democratico», ha spiegato, garantendo: «Governeremo per tutti gli italiani». «Se saremo chiamati a governare questa Nazione - ha detto - lo faremo per tutti, per tutti gli italiani, con l’obiettivo di unire questo popolo, di esaltare quello che lo unisce piuttosto che quello che lo divide. Questo è il tempo della responsabilità, è il tempo in cui se si vuole far parte della storia si deve capire la responsabilità che si ha nei confronti di decine di milioni di persone perché l’Italia ha scelto noi e non la tradiremo, come non l’abbiamo tradita mai».
L’indomani al comitato elettorale allestito al Parco dei Principi è un via-vai di giornalisti italiani e stranieri, fotografi, cameraman, dirigenti politici. Il compito di analizzare il voto è affidato a una conferenza stampa nel pomeriggio alla quale partecipano i capogruppo FdI di Camera e Senato Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani e il responsabile organizzativo Giovanni Donzelli. «Giorgia Meloni è la leader del primo partito italiano e sente il peso di questa responsabilità. Oggi si è dedicata ad approfondire dei dati con quella riflessione che deve fare chi sa che potrebbe in futuro avere dei ruoli che la Costituzione prevede», spiega Lollobrigida.

Ciriani conferma: «Meloni sta approfondendo tutti i dossier più urgenti a partire dalla Nadef». Il capogruppo a Montecitorio poi ribadisce che una delle priorità del governo saranno le riforme istituzionali, a partire dal presidenzialismo e dalla bicamerale. «La Costituzione è bella ma ha anche 70 anni, si può ragionare serenamente e provare a migliorarla - osserva Lollobrigida - La Carta nasce da criticità: uscivamo da una dittatura e da una guerra sanguinosa e avevamo nel contesto internazionale dei rischi col mondo diviso in cui blocchi». «Faremo insieme presidenzialismo ed autonomia, come è scritto nel programma firmato da tutti. Dovranno viaggiare insieme», sintetizza Donzelli. Quanto al Pnrr «i soldi vanno spesi bene in una strategia di rilancio - osserva Lollobrigida - Tutte le altre Nazioni stanno ragionando di adeguare, dove possibile, il piano e la tempistica di attuazione. Stiamo ragionando con gli interlocutori idonei su come si possa modificare il Pnrr».