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Elezioni, è già divorzio tra Italexit e Alternativa: la lite sulle liste

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Alternativa accusa Gianluigi Paragone di aver inserito nelle liste elettorali personaggi provenienti da CasaPound. Il leader di Italexit ribatte che il movimento che raduna molti ex grillini era interessato solo a ottenere qualche strapuntino in lista. Fatto sta che l'accordo tra le due forze, annunciato solo mercoledì scorso, è già tramontato. A determinare la rottura, secondo Alternativa (guidata da Pino Cabras) sarebbe stata la decisione di Paragone di offrire il posto di capolista nel Lazio a Carlotta Chiaraluce. Originaria di Ostia e, insieme a Luca Marsella, uno dei volti più noti di CasaPound, ancor più da quando il leader Simone Di Stefano se n'è andato per fondare Exit. Paragone ha presentato le liste già chiuse ad Alternativa, «prendere o lasciare». Ci sarebbe anche un altro nome legato a CasaPound. L'idea non è piaciuta al partito di Cabras e Forciniti. Che hanno immediatamente stracciato l'accordo. Questo, per lo meno, secondo la loro versione.

 

 

Paragone naturalmente ne ha un'altra: «Italexit voleva riunire intorno a un unico progetto - si legge nella nota del giornalista - le forze che in questi mesi si sono opposte al Green Pass, al vaccino obbligatorio e alle imposizioni sanitarie dei governi Conte e Draghi, senza discriminarne nessuna. Purtroppo, abbiamo dovuto prendere atto che l'unico interesse di Alternativa era di ottenere posizioni in lista e di usare ItalExit come un taxi per il Parlamento».

 

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