verso le elezioni

Elezioni, centrodestra diviso sui ministri. Salvini "Indicati prima del voto" ma Fratelli d'Italia dice no

Dario Martini

Il centrodestra si divide sulla proposta di Matteo Salvini di indicare prima del voto alcuni ministri chiave. L'idea non piace a Fratelli d'Italia, che non vuole legarsi le mani prima di conoscere il risultato. Il partito di Meloni è la prima forza politica nei sondaggi. Bloccare alcune caselle ministerali in anticipo non avrebbe senso. Un exploit alle elezioni, infatti, consentirebbe a FdI di poter dar le carte e tenere per sé i dicasteri "pesanti". Alla proposta del segretario della Lega risponde il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: «Di ministri parleremo quando alzeremo la coppa».

L'esponente di FdI, intervistato da La Stampa, spiega: «Vengo dal mondo dello sport, chi dichiarava vittoria prima di partire era uno "spaccone" e spesso perdeva». Rampelli parla anche della possibilità di reintrodurre i decreti Sicurezza, come vuole la Lega: «La democrazia va presidiata. L'insicurezza deriva da istituzioni che si lasciano sopraffare dall'illegalità e non reagiscono alla violenza in maniera adeguata. I decreti sicurezza ci saranno, vedremo con quali contenuti». La prospettiva di indicare in anticipo alcuni ministri, piace invece a Forza Italia. Antonio Tajani, intervenuto a Mezz' ora in più su Rai 3, apre all'ipotesi: «Se tutto il centrodestra è d'accordo perché no, si possono trovare delle personalità. Berlusconi sta pensando a tanti nomi, ma non possiamo bruciare le persone».