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Fratelli d’Italia, “chi sono i traditori”. Giorgia Meloni riunisce la direzione e zittisce la sinistra

Giorgia Meloni guarda con determinazione verso palazzo Chigi e riunisce la direzione nazionale di Fratelli d'Italia per fare il punto della situazione. Dopo il vertice del centrodestra che ha sancito l'accordo tra i partiti sulla premiership e ha sciolto il nodo dei collegi uninominali la leader di Fratelli d'Italia rinsalda lo spirito di squadra e lancia un avvertimento ai suoi mettendo in guardia sui possibili "traditori" interni: "Si vince e si perde insieme. Sono contenta che alla fine abbia prevalso per tutti il buonsenso. E mi diverte vedere oggi la profonda delusione della sinistra di fronte alla capacità del centrodestra di trovare immediatamente la sintesi e dimostrarsi unito e compatto". Poi, con decisione spazza via le congetture e le ombre lanciate nei giorni scorsi dalla stampa: "Se qualcuno pensa di poter, sotto le nostre insegne, avere comportamenti che consentono alla sinistra di dipingerci come nostalgici da operetta quando noi stiamo costruendo un grande partito conservatore, sappia che ha sbagliato casa e che lo tratteremo come merita: uno che fa gli interessi della sinistra, e dunque un traditore della nostra causa". 

 

  

 

 

 

Giorgia Meloni è determinata e detta la linea: "Non saranno concesse liti o polemiche interne al centrodestra in campagna elettorale". La coalizione ha già pagato nelle passate elezioni amministrative il prezzo di divisioni tra i partiti e ora, favorita nei sondaggi, non si può premettere di sbagliare nuovamente una campagna che - ribadisce - vede come una competizione polarizzata attorno alla sfida tra lei e il segretario del Pd Enrico Letta. Sulla politica internazionale tira dritto e rassicura: "Un'Italia guidata da FdI e dal centrodestra sarà un Italia affidabile sui tavoli internazionali" chiarisce subito ai suoi. E, senza esitazione, sulla politica estera ribadisce la linea filo atlantista a sostegno dell'Ucraina: "Vogliamo difendere gli interessi nazionali e porre in Europa i temi su cui la strategia è stata sbagliata. E dobbiamo essere chiarissimi sulla guerra. Da opposizione abbiamo chiesto al governo di fare ciò che era necessario perché l'Italia non fosse l'anello debole dell'Occidente, mostrandosi fiera e leale e allontanando lo stereotipo della nazione spaghetti e mandolino tanto cara ai detrattori. Ribadiamo che saremo garanti, senza ambiguità, della collocazione italiana e dell'assoluto sostegno all'eroica battaglia del popolo ucraino" ha chiarito. "Siamo orgogliosi del percorso che abbiamo fatto finora soprattutto perché lo abbiamo fatto senza indugi, scegliendo sempre la strada più difficile, senza accettare scorciatoie e senza ammiccare al pensiero unico. Rivendichiamo la nostra diversità e chiediamo rispetto" ha ribadito Giorgia Meloni rivendicando tutto il lavoro svolto e i risultati raggiunti dal partito.