spine per draghi

Controcorrente, Carlo Calenda si arrabbia con Matteo Salvini e Giuseppe Conte: “Sceneggiate, politica sbagliata”

Carlo Calenda, leader di Azione, è ospite in studio nel corso della puntata del 30 giugno di Controcorrente, talk show di Rete4 condotto da Veronica Gentili, e analizza i tumulti interni al governo portati avanti dal Movimento 5 Stelle, per bocca del leader Giuseppe Conte, e dalla Lega, capitanata dal numero uno Matteo Salvini: “Si chiede sempre un riconoscimento a Draghi. Di solito è Salvini a chiedere di garantire che non ci saranno nuove tasse. Ma lui già l’ha garantito. Poi tocca a Conte che chiede la dignità di una mozione che non parli di armi. Poi dice che Draghi ha fatto come diceva il Movimento 5 Stelle. Io credo che sia l’esempio di una politica sbagliata. Non arrivano proposte e non dicono questo non funziona e si potrebbe fare in altro modo, una cosa legittima e soprattutto auspicabile. Noi ad esempio vogliamo ripartire con l’energia nucleare per rispettare gli obiettivi ambientali. Questo è un contributo, poi il governo può prenderlo o non prenderlo, ma il resto mi sembra tutto una sceneggiata mentre gli adulti, Draghi e Sergio Mattarella, si assumono le responsabilità.

 

  

 

Si cambia poi argomento e ci si focalizza su uno dei temi che sta spaccando la maggioranza dopo le mosse del Partito Democratico: “La proposta di legge sullo ius scholae - dice Calenda - mi trova totalmente d’accordo, stiamo parlando di 330mila bambini in un Paese che non fa bambini. Spesso devono arrivare a 18 anni ed aspettare molto per avere la cittadinanza, mentre in realtà devono poter partecipare alla nostra vita in maniera piena”. “È inopportuno affrontare questi temi in questo momento storico?” chiede Gentili al suo ospite: “Letta e Draghi hanno risposto bene. Questi - sottolinea e conclude Calenda - sono provvedimenti parlamentari, non del governo, non ha nessuna posizione. A Letta ho detto di stare attento, perché se non è sicuro di avere la maggioranza e il provvedimento viene bocciato sarà poi più complesso ripresentarlo”.