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Russia-Ucraina, Vittorio Sgarbi difende Medvedev: ha detto una cosa "logica", le parole choc

Le parole di Dmitry Medvedev sull'Occidente hanno provocato un terremoto. "Li detesto. Sono bastardi e presuntuosi. Vogliono la morte per noi e per la Russia. E finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire", ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, in passato presidente e primo ministro nonché uomo di fiducia di Vladimir Putin. Ma c'è anche chi giustifica l'uscita esplosiva di Medvedev, come Vittorio Sgabrbi che descrive le parole del potente esponente di Mosca come "logiche". 

 

  

Medvedev "dice una cosa logica, si può essere contro l'esercito russo o il governo russo ma certo non contro i cittadini russi. Qualcosa senza alcun fondamento, del tutto illogico. Una contrapposizione fasulla e insensata", argomenta il parlamentare e critico d'arte secondo quanto riporta Affaritaliani. Sgarbi per dare forza al ragionamento cita le parole di Papa Francesco e la famosa frase sulla Nato che "abbaiava ai confini della Russia". Il critico d'arte sembra considerare le parole di Medvedev come una reazione comprensibile a critiche strumentali contro i russi. Parole che sono destinate a sollevare un polverone. 

 

Nell'intervista Sgarbi annuncia anche che il 21 giugno in Parlamento, in occasione delle comunicazioni del premier Mario Draghi, voterà contro l'invio di armi a Kiev.  Sui due protagonisti della guerra il parlamentare del Misto ha parole nette, a partire da Volodymyr Zelensky ("un giovane che interpreta perfettamente il mondo dei social che lo sostiene"), ma anche per Putin che "ha sottovalutato la forza non militare, ma comunicativa di Zelensky".