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Riforma del Csm, Zanettin (Forza Italia) boccia il sorteggio dei collegi: "Rafforza le correnti"

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Lunedì 4 aprile il nuovo round tra maggioranza e ministro, martedì 5 il via alle votazioni degli emendamenti in commissione Giustizia alla Camera. Dopo settimane di impasse i partiti e il Guardasigilli, Marta Cartabia, cercano un punto di caduta condiviso sulla riforma dell’ordinamento giudiziario e del Consiglio superiore della magistratura prima del 19 aprile, data fissata per l’approdo nell’Aula di Montecitorio del provvedimento.  Restano ancora da affrontare i nodi maggiori, tra cui il sistema di voto per la composizione dell’organo di autogoverno della magistratura.

"Il sorteggio dei collegi a mio avviso non è una soluzione soddisfacente. In realtà rafforzerebbe il ruolo delle correnti. Un candidato che deve prendere il voto in un collegio, che potrebbe essere assai lontano dall'ufficio giudiziario dove opera, ha la necessità del sostegno dell'organizzazione di una corrente per ottenere consenso", dichiara Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia della Camera, a proposito dell'ipotesi  emersa giovedì 31 marzo nell'incontro tra la  Cartabia e la  maggioranza dedicata alla riforma del Csm. Il deputato azzitto non ravvisa "particolari miglioramenti" rispetto alla legge attuale. 

La mediazione del ministro della Giustizia, Marta Cartabia, presentata alla riunione di ieri "mi lascia molto perplesso", ribadisce ancora Zanettin, "non mi sembra una proposta risolutiva se l'obiettivo è combattere il correntismo. Sorteggiare i collegi e dunque spostare i candidati dai propri territori potrebbe avere come unico risultato quello di farli appoggiare ancora una volta alle correnti amiche relative al collegio". Non una porta chiusa, conclude, "valuteremo, ma non contrasta il sistema delle correnti". 

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