emergenza ucraina

I cartelli nei supermercati parlano chiaro, Sallusti inchioda Draghi sull'economia di guerra

Il Paese è sull'orlo della psicosi collettiva. Prezzi della benzina che salgono alle stelle. Autotrasportatori fermi e sul piede di guerra e aziende che chiudono perché non riescono a sopportare i costi lievitati negli ultimi giorni. Il premier Draghi tenta di gettare acqua sul fuoco e critica l'effetto allarmismo ma la realtà di un'economia di guerra comincia a essere sotto gli occhi di tutti. Se n'è parlato a In onda sul La7 dov'era ospite il direttore di Libero, Alessandro Sallusti.

 

  

 

 

 

"Il prezzo della benzina è insostenibile per le famiglie e l'economia di questo Paese -  ha risposto il direttore di Libero alla domanda di Lilli Gruber - I pescherecci non escono più e le aziende sono già ferme perché non gli conviene produrre. Draghi non vuole chiamarla economia di guerra, allora chiamiamola economia Pippo ma la realtà è che nei supermercati ci sono cartelli con scritto "non più di due lattine di olio o di una bottiglia di latte" perché si stanno già esaurendo le scorte. La vita reale è questa"