la polemica
Sanzioni alla Russia e il tweet (cancellato) di Josep Borrell, Matteo Salvini contro il ministro Ue: "Tragico"
E' fatta. A meno di 24 ore dal riconoscimento del Donbass da parte di Putin dall'Ue sono arrivate le sanzioni Ue, con l'accordo di tutti gli Stati. L'Unione europea ha reagito in modo forte, veloce e soprattutto unito. E questo al di là delle premesse che paventavano misure molto più morbide e circoscritte e dei dubbi di molti sull'effettiva unione di intenti di tutti i Paesi. Le misure andranno a colpire i decisori responsabili di minacciare le entità ucraine, e questi sono in primo luogo i 351 membri della Duma di Stato russa "che hanno votato questa violazione del diritto internazionale" e 27 tra entità e individui, ha annunciato l'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari esteri informale straordinario a Parigi. Nella lista ci saranno anche "quelli nel settore della difesa, che hanno avuto un ruolo nell'invasione, quelli che hanno condotto la guerra dell'informazione contro l'Ucraina" e soprattutto le banche "che stanno finanziando i decisori russi e altre operazioni in quei territori".
Ed è proprio sul caso sanzione che esplode la polemica italiana contro l'Unione Europea. Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza nell'Ue twitta (e poi cancella) una frase tutt’altro che politically correc, per cui, con le sanzioni, “non ci sarà più lo shopping dei russi a Milano, le feste a St Tropez e gli acquisti di diamanti ad Anversa”.
Tuona il leader della Lega Matteo Salvini contro l'alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza in Europa. Senza entrare nel merito delle sanzioni imposte dall’Unione alla Russia, Salvini attacca: "Per il capo della politica estera dell'Unione Europea, le sanzioni contro la Russia servono a bloccare lo shopping dei russi a Milano e i loro party a Saint Tropez… Siamo al ridicolo. O forse al tragico" denuncia sui social.