la corsa al quirinale

"Un presidente patriota? In realtà...". Salvini gela la Meloni. Torna il caos nel centrodestra

Continua la corsa per recitare il ruolo di king marker nell'elezione del prossimo presidente della Repubblica. E tra i leader non mancano delle frizioni, compresi gli alleati. E' il caso del centrodestra. Dopo il ruolo che si è ritagliato Giorgia Meloni nel corso di Atreju, dove ha ospitato esponenti di tutte le forze politiche e ha auspicato la scelta di un presidente "patriota", Matteo Salvini è corso ai ripari e per recuperare centralità ha convocato un tavolo con tutti i leader. E se la Meloni ha speso parole di apprezzamento per l'iniziativa del segretario leghista, lui ha invece commentato causticamente l'uscita di Giorgia.

  

«In Italia ci sono sessanta milioni di patrioti. Non sto lí a guardare l’aggettivo». Così il leader della Lega Matteo Salvini, a Palermo, rispondendo alle domande dei cronisti sul nome del patriota per il Quirinale come proposto da Giorgia Meloni. «Aspetterò i miei colleghi che mi hanno detto tutti sí -ha aggiunto - si siederanno intorno a un tavolo e ragioneremo".

Come dire che la pretesa della Meloni è in realtà ridondante. Di certo non una frase di cortesia nei confronti dell'"alleata".