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Covid, Speranza prepara altre restrizioni: "Il green pass resta". E pensa alla proroga dello stato di emergenza

Dario Martini

Lo stato d'emergenza con grande probabilità sarà prorogato oltre il 31 dicembre. Il green pass non si tocca e non si toccherà. Così come le mascherine, «a cui non rinunciamo». E a dicembre via alle vaccinazioni dei bambini sopra i 6 anni. È la road map delineata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Intervenuto a «Mezz' ora in più» su Rai3, il primo responsabile italiano nella lotta al Covid fa capire a chiare lettere che la linea del rigore non è destinata ad allentarsi.

Sicuramente non accadrà entro quest' anno, ma continuerà anche nel 2022. Sullo sfondo c'è il graduale aumento dei contagi, con i giovani e i giovanissimi a trainare la risalita. In base all'ultimo rapporto dell'Iss, nella popolazione compresa tra 0 e 19 anni «il 47% dei casi è stato diagnosticato nella fascia d'età 6-11 anni, il33% tra 12 e 19 e solo il 13% e il 7% è stato diagnosticato, rispettivamente, tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni. In totale, nell'ultima settimana, il 24% dei casi sono stati diagnosticati nella popolazione di età inferiore a 20 anni».

  

Non è un caso che Speranza adesso metta nel mirino proprio i più piccoli: «Il vaccino anti-Covid trai 5 e i 12 anni è in corso di valutazione presso l'Ema (l'agenzia europea per i medicinali, ndr), il nostro auspicio è che si esprima entro dicembre, dopo di ciò si potrà procedere in questa direzione. Proteggere dal virus anche i più piccoli ci consente di mettere la curva sotto controllo». Entro due mesi il governo si troverà a dover decidere se prorogare lo stato d'emergenza, in scadenza l'ultimo dell'anno. «Sono scelte - spiega il ministro - che abbiamo deciso come governo di fare sempre nel momento precedente la scadenza. Lo abbiamo imparato, è troppo presto per poter dire oggi cosa faremo. Quello che è chiaro è che ci baseremo, come sempre, sull'evidenza scientifica».

Poi la frase che fa capire la direzione che verrà presa: «Se sarà necessario prorogarlo lo faremo senza timore». L'unica voce critica è quella della leader di FdI, Giorgia Meloni:«Il ministro della Salute Roberto Speranza getta via la maschera e paventa l'ipotesi di una nuova proroga dello stato di emergenza. Il "governo dei migliori" ci aveva garantito che con il green pass gli italiani avrebbero riacquistato la libertà. Noi di Fratelli D'Italia, che abbiamo sempre sostenuto l'inefficacia del pass vaccinale per contrastare il contagio, siamo stati etichettati come "no vax". Oggi Speranza ci fa saper che i se contagi continuano a salire, nonostante il green pass, sarà prorogato lo stato di emergenza. Caro Speranza non sarebbe più onesto ammettere gli errori?».

Anche sul green pass il responsabile della Salute non apre spiragli: «In questo momento ci serve. Con l'arrivo dell'inverno, la curva epidemiologica non si sta abbassando. I numeri, sebbene bassi, sono in crescita. Per questo penso che ci sia bisogno di grande prudenza e per ora il green pass è un pezzo essenziale della nostra strategia». È evidente che, all'interno di questo approccio, di abbandonare le mascherine, come in Inghilterra, non è minimamente contemplato. Per Speranza «le mascherine al chiuso, e all'aperto in condizioni di assembramento, sono un pezzo fondamentale della nostra strategia a cui non siamo intenzionati a rinunciare».