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Orgoglio, periferie e trasporti, la ricetta di Salvini per Roma

Orgoglio, periferie e trasporti. Sono le direttrici sulle quali si dovrà muovere la politica romana. Matteo Salvini parla a tutto campo nel corso di Stasera Italia. Sulle amministrative «il centrodestra è compatto mentre la sinistra è divisa. Pensiamo alla Calabria dove io chiudero la mia campagna elettorale. Il centrodestra è unito mentre il centrosinistra è diviso in tre, stesso discorso a Roma. Roma ha bisogno di orgoglio e di periferie che tornano a vivere, così come anche Milano. C'è tanta voglia di cambiamento". Stoccata anche ai sondaggi: «Non ci azzeccano mai, per me valgono come gli oroscopi, lasciamo che siano i cittadini a decidere».

Poi con la Palombelli affronta il tema dei vaccini: «L’agitazione è giornalistica. Nella Lega sono donne e uomini che riflettono e pongono domande invece di tacere, e che - sottolinea Salvini - chiedono tamponi per andare a lavorare e fare sport». Il leader della Lega torna anche a porre il tema dei guariti dal covid «che sono almeno 5 milioni e devono avere un green pass valido per almeno 1 anno. È semplice buon senso». «Il vaccino non mi rende immune. Lo vogliamo dire con chiarezza? Da vaccinato posso contagiare chiunque e allora per evitare che nei posti di lavoro, nelle scuole entrino dei positivi ci vuole il tampone e più si usa meglio è. Altrimenti - riprende il leader della Lega - non si spiega come mai il Green Pass non esista in Paesi evoluti. E allora diciamo grazie a chi si è vaccinato, ma cautela per i bambini».

  

 

 

 

 

 

Spazio anche alle politiche del lavoro e alle pensioni: «Sono orgoglioso di avere mantenuto la promessa di bloccare la legge Fornero. Quota 100 ha ridato dignità a centinaia di migliaia di italiani. Se qualcuno mi dice che è meglio tornare alla Legge Fornero non mi convincerà mai. Io dico di rifinanziare Quota 100 e lasciare il reddito di cittadinanza solo a chi non può lavorare». "Letta spieghi ai cittadini di Siena perché il Pd vuole svendere Mps ad un’altra banca arrivando a licenziare fino a 7mila dipendenti»..

In merito alla sentenza sulla trattativa Stato-Mafia «tutti i forcaioli di sinistra dovrebbero chiedere scusa a Dell’Utri, a De Donno, al generale Mori. Sono felice che questi servitori dello Stato siano stati pur tardivamente riabilitati». Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, a ’Stasera Italià su Retequattro.