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Controcorrente, "Italia come esempio". La Gelmini non ha dubbi: estensione del green pass indispensabile

Basterà l’estensione del green pass o il governo di Mario Draghi dovrà arrivare ad imporre l’obbligo vaccinale per sconfiggere il Covid in Italia? La domanda viene posta da Veronica Gentili nella puntata del 18 settembre di Controcorrente, programma di Rete4, a Mariastella Gelmini, esponente di Forza Italia e Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie dell’esecutivo formato nei primi mesi dell’anno. “A me pare, giudicando dai primi dati parziali, che la scelta del presidente Draghi e del governo sul green pass, ora esteso a 23 milioni di lavoratori, sta già determinando effetti positivi. L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza i luoghi di lavoro, che rischiano di diventare luoghi di contagio. È chiaro che bisognerà aspettare del tempo, ma è una scelta di buon senso, indispensabile. Dobbiamo valutare l’andamento dei contagi dopo la riapertura della scuola, che ha un impatto importante, muovendo milioni di persone. Il rischio di un’impennata di contagi era pressochè una certezza. Attraverso l’estensione del green pass vogliamo difendere gli spazi di libertà conquistati dai cittadini con fatica e sofferenza, ma se riusciamo a tenere sotto controllo la curva dei contagi vogliamo riaprire attività ancora chiuse”. 

 

  

 

La Gentili si trasforma a questo punta in una “portavoce” di tutte le obiezioni che vengono poste al governo, con l’immediata risposta della Gelmini: “Da liberale - dice sul fatto che l’Italia sia l’unico paese ad avere una certificazione verde così stringente - rispondo che la libertà di ciascuno termina quando inizia la libertà dell’altro. Trovo poco giustificabile che a causa di persone che decidono di non vaccinarsi qualcuno altro ci debba rimettere la pelle o finire in terapia intensiva perché contagiato. L’estensione è una scelta di responsabilità, praticata anche da altri paesi, ma se per una volta il nostro Paese è in cima al numero dei vaccinati e ha fatto una scelta chiara prima di altri forse l’Italia sta diventando un esempio, dobbiamo esserne orgogliosi. Non serve copiare gli altri e anche Anthony Fauci ha riconosciuto i nostri meriti”.

 

 

La giornalista in studio poi affronta la differenza di vedute all’interno del centrodestra, con parte della Lega che ha storto il naso per le ultime decisioni per combattere il Covid. “Io credo che - analizza la Gelmini - sia doveroso rispettare il dibattito che c’è all’interno di ciascun partito. Ricordo che questa non è una maggioranza politica, ma una maggioranza che nasce dall’emergenza, dalla pandemia, dalla necessità di mettere in sicurezza il Paese. Al netto dei dibattiti la cosa importante sono i fatti e le votazioni. Mi pare che la Lega si sia è espressa in maniera chiara sia in Consiglio Dei Ministri che nella Conferenza delle Regioni, c’è stata l’unanimità sul voto. Salvini si è vaccinato e si è sempre espresso a favore dei vaccini, i suoi governatori - così il ministro cerca di spazzare via le polemiche interne - sono impegnati da sempre nella lotta alla pandemia. Il governo nella sostanza è coeso e supportato dalle forze politiche, si deve andare avanti in questa direzione. In Parlamento poi ci sono dinamiche che riguardano tutti i partiti e vanno rispettate. Io sono orgogliosa di appartenere a Forza Italia, che su questo tema è stata chiarissima dal principio. Siamo sempre stati a favore della scienza e dei vaccini, lo hanno detto sempre Silvio Berlusconi e Antonio Tajani. Noi saremmo favorevoli all’obbligo vaccinale”.