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Bugie su bugie. Gualtieri giura niente accordi con la Raggi. Ma ci arriva al ballottaggio?

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Chissà se stava con la chitarra in mano, Roberto Gualtieri, candidato sindaco del Pd, quando ha fatto l’ennesimo fioretto. Ormai ripete bugie in continuazione sperando di acciuffare il Campidoglio gabbando i romani.
Ha detto infatti Gualtieri: “Non possiamo non puntare il dito contro il fallimento di questa amministrazione ma non facciamo una campagna elettorale contro le persone. La nostra critica alla giunta uscente è molto severa. Non ci sarà alcun apparentamento, siamo alternativi”. La solenne promesse è stata pronunciata davanti a microfoni importanti, quelle immancabilmente offerti senza contradditorio dalla Rai.
Zapping su Radio1 ha interpellato Gualtieri persino in merito alla corsa di Carlo Calenda, e l’ex ministro ha replicato: «Abbiamo fatto le primarie e coinvolto decine di migliaia di romani. Calenda ha scelto di stare fuori dal centrosinistra, ora ammicca alla destra, sono sue scelte. Noi siamo fiduciosi, non faremo apparentamenti al secondo turno”.
Chissà se gli è cresciuto il naso come a Pinocchio. Tutti sanno che Gualtieri, ove mai riuscire nella disperata impresa di superare i suoi competitori di sinistra, Raggi e Calenda appunto, per il ballottaggio contro Enrico Michetti, candidato per il centrodestra, non esiterebbe un secondo a cercarli “per battere la destra”.
E se questi dovessero resistere al suo appello, sarebbero additati come nemici della città. Film già visti e che registrerebbero il fallimento davanti a botteghini di qualunque sala cinematografica.
Perché i cittadini sono stanchi del politichese e invece si parla sempre e solo di alleanze finte contro i nemici del momento. Ma anche basta.

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