il piano

Giuseppe Conte pronto a mollare subito la sindaca Raggi: vuole ingraziarsi Gualtieri

Pietro De Leo

La leadership pentastellata di Giuseppe Conte guarda al Pd come partner di alleanza, un progetto i cui prodromi si erano visti già durante il secondo governo guidato dal professore. Ora, dopo un momento di stacco, con il nuovo ruolo politico conquistato dall’ex premier l’obiettivo sarebbe nuovamente fissato e addirittura ci sarebbe un primo appuntamento per posare la prima pietra: le comunali a Roma. Pd e M5S corrono separati, vero, ma un pezzo de Linkiesta, a firma Mario Lavia, rivela un patto che sarebbe in corso di costruzione. In cosa consiste è presto detto.

Giuseppe Conte non muoverà un dito per Virginia Raggi, anche perché sa che la quasi-ex sindaca non arriverà al ballottaggio, e al secondo turno sarà pronto a fare il suo endorsement per Roberto Gualtieri. Questo si dice, e questo sarà. Il motivo è presto detto: con l’eventuale e da lui desiderata vittoria di Gualtieri si libererebbe il seggio di Roma 1 e l’avvocato-presidente del M5s sarebbe ben felice di accaparrarselo. Onorevole Conte anche grazie ai voti del Pd.

  

Un piano ben congegnato che potrebbe consentire all’ex premier di entrare a Montecitorio in tempo per il big match sul Quirinale o comunque dirigere da vicino le truppe sbandate dei parlamentari grillini, fare politica vis-à-vis con i ministri, i capi degli altri partiti – ritrovandosi sugli scranni non lontano da un neo-eletto importante come il “senese” Enrico Letta – e insomma brigando là dove si briga meglio che ovunque, Montecitorio”.

Uno schema che, messo così, non farebbe una piega, se non fosse per un non trascurabile dettaglio: Giuseppe Conte non ha voluto correre per il collegio di Primavalle, sempre nella Capitale, motivando la scelta con la necessità di essere concentrato sul Movimento. Ora, se si candidasse a Roma Centro, saremmo di fronte ad una contraddizione evidente. Magari avrà cambiato idea o, semplicemente, il collegio Roma Centro è più sicuro?