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Panico in Transatlantico, la Giustizia fa saltare la domenica di festa ai deputati

La Patria chiama e loro dovranno lavorare pure domenica primo d’agosto. La sentenza è arrivata tra capo e collo sulle vacanze dei deputati che aspettavano il semestre bianco, ma la domenica d’agosto al lavoro proprio no.

È vero che per la riforma della giustizia Mario Draghi non intende fare sconti a nessuno, ma tornano alla memoria le voci sulle vacanze dei ministri per le quali il premier esigeva un calendario corto.

  

Intanto, se la vedranno i deputati, che magari speravano di svangare la domenica, dedicata alla discussione generale. Quindi, senza obbligo di presenza in aula, con le solite scene di una Montecitorio deserta.

Ma a guastare la festa ci si è messa la componente del gruppo Misto “L’Alternativa c’è”, che ha annunciato nella conferenza dei capigruppo la presentazione di una questione pregiudiziale di costituzionalità sul ddl penale. Dunque, dopo la discussione generale, già nella giornata di domenica, si voterà la pregiudiziale. Tutti in aula dunque...

L’esame del provvedimento proseguirà nei giorni successivi. In capigruppo, viene riferito, non è stato fatto cenno alla possibile fiducia che il governo sarebbe intenzionato a mettere sulla riforma penale. Tuttavia, viene spiegato da fonti di maggioranza, resta in piedi l’ipotesi di ricorrere al voto di fiducia, anche per velocizzare l’iter dell’esame del provvedimento.