da ministra a consulente

Elsa Fornero nel governo: assunta a Palazzo Chigi. Colpo basso di Mario Draghi a Salvini

Colpo basso di Mario Draghi a Matteo Salvini: l'ex ministra Elsa Fornero assunta a palazzo Chigi per fare la consulente sulla previdenza. Nella task force del premier istituita dieci giorni fa dal sottosegretario con delega alla Programmazione Bruno Tabacci, c'è anche lei, indimenticabile per la sua riforma delle pensioni ai tempi del governo tecnico guidato da Mario Monti e per le lacrime versate in diretta durante la conferenza stampa. Dieci anni dopo la riforma lacrime e sangue, quella del disastro degli "esodati" dimenticati dal premier Monti, rieccola a Palazzo Chigi.

Scrive il Corriere della Sera che la professoressa, 73 anni, che avrà il compito a titolo gratuito, dovrà: "orientare, potenziare e rendere efficiente l’attività del Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica" diretto da Marco Leonardi. Insieme a lei, altre 13 personalità, da Giuseppe Guzzetti (ex presidente della Fondazione Cariplo, 87 anni e fresco di tessera del Pd) alla ex vicedirettrice di Bankitalia (e presidente Rai) Annamaria Tarantola, dal vicepresidente di Assolombarda Antonio Calabrò alla economista Alessandra Lanza, dalla consigliera della Corte dei conti Silvia Scozzese (ex capo di gabinetto dell’ex ministro Peppe Provenzano, anche lui Pd) all’ex segretario generale della Camera Mauro Zampini e il fondatore del Censis Giuseppe De Rita.

  

Non a caso sul tema bollente della riforma delle pensioni sono intervenuti, in una nota congiunta, la senatrice del Movimento 5 Stelle Nunzia Catalfo, i presidenti delle commissioni Lavoro e Bilancio di palazzo Madama Susy Matrisciano e Daniele Pesco, che in mattinata hanno incontrato i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Roberto Ghiselli, Ignazio Ganga e Domenico Proietti. "Esaurita Quota 100, è impensabile un ritorno alla legge Fornero" hanno sottolineato. "Quota 100 - spiegano gli esponenti del Movimento 5 Stelle - è una misura sperimentale, che andrà ad esaurimento il prossimo 31 dicembre. Occorre intervenire con la massima urgenza e varare, a stretto giro, una compiuta e organica riforma del sistema previdenziale, che preveda: percorsi di flessibilità in uscita post Quota 100. Inoltre, è necessario tener conto della discontinuità lavorativa dei giovani, dei lavori usuranti e gravosi; valutare la possibilità di andare in quiescenza raggiunto un limite contributivo di 41 anni; rafforzare la previdenza complementare e intervenire sull’asimmetria uomo-donna".