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Grido di battaglia a Mediaset, cosa ha fatto infuriare Lilli Gruber

Arnaldo Magro
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Cosa ha fatto tanto infuriare Lilli Gruber? Cosa le ha fatto tirar fuori gli artigli, al punto da rilasciare una intervista, per attaccare anche una più giovane collega di Mediaset? Perché il suo target era molto chiaro, per quei pochi che ancora, non lo avessero intuito. «L’obiettivo deve essere uno ed uno soltanto. Battere la Gruber» questo sembra esser il grido di battaglia echeggiante da qualche giorno, nei corridoi Mediaset.

La cosa non deve esser piaciuta assai alla giornalista de La7. Anche perché quella voce le è arrivata chiara e netta. Da una fonte più che mai autorevole. A riportarla sarebbe stato un ospite fisso a contratto di «Otto e mezzo», che guarda caso, si professa anche amico della giornalista Mediaset. La Gruber è senza dubbio, un punto di riferimento in ambito giornalistico. Piaccia o meno, non si discute la sua storia professionale. Il suo stile impareggiabile.

 

 

 

Perché quei pettegolezzi l’hanno tanto infastidita dunque? Quello femminile, della solidarietà tra donne, della disparità di genere, sono argomenti tra l’altro, spesso e volentieri trattati, proprio nello spazio della giornalista bolzanina. Non molto tempo fa, fu chiesto a bruciapelo a Maria Elena Boschi, cosa pensasse di una collega donna, di schieramento avverso al suo, ad esempio. Verrebbe quasi da pensare che la "solidarietà" tra donne è molte volte, più un baluardo astratto da sventolare ma che nei fatti, si tramuta però in tremenda rivalità. 
 

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