la strategia del premier

"La pax draghiana". Così Mario Draghi ha messo a tacere le liti tra i partiti di Governo

Mario Draghi ha rivoluzionato del tutto il clima all’interno del Governo, che era partito con il piede sbagliato e delle tumultuose riunioni del Consiglo dei ministri. L’analisi del Corriere della Sera evidenzia che l’ex banchiere centrale va avanti a testa bassa, come aveva previsto Giancarlo Giorgetti: “L'unico modo per andare avanti è che vada avanti Draghi, scontentando tutti per non dover accontentare nessuno”. “Oggi viaggia col pilota automatico” la confessione di un membro della squadra del Governo.

 

  

 

La vera abilità di Draghi è quella di tornare immediatamente all’ordine dei lavori dopo le polemiche che sollevano i ministri: li lascia terminare e poi via di nuovo per la sua strada. I tecnici parlano esclusivamente delle materie di loro competenza, con il solo Enrico Giovannini che prova ogni tanto ad alzare la testa. Il Corsera la definisce la “pax draghiana”: niente più battaglie e guerre interne, le problematiche più gravi si risolvono in appuntamenti e faccia a faccia riservati. “Bisognerà vedere se questo clima reggerà anche a ridosso delle Amministrative, quando nelle forze politiche salirà la pressione” la sottolineatura di un ministro, seguita da quella di un alto esponente del Pd: “in tutti i partiti c'è sgomento. Perché Draghi non segue le abituali liturgie. Parla poco. Anzi non parla”.