otto e mezzo

Tassa di successione, la solita idea della sinistra. Formigli stende Letta a Otto e mezzo. E la Viola: ecco la vera vergogna

Giorgia Peretti

Si discute sulla proposta del segretario del Pd Enrico Letta in merito alla tassa di successione negli studi di Otto e mezzo. Il programma di approfondimento di La7 sotto la conduzione di Lilli Gruber nella puntata di lunedì 24 maggio, dedica ampio spazio sulla tassa proposta da Letta e respinta prontamente da Mario Draghi nell’ultima conferenza stampa. Un’imposta che si andrebbe ad aggiungere alle molte altre che gli italiani sono chiamati a pagare e che prevede una tassazione delle eredità sopra i 5 milioni di euro. Lo scopo? Offrire una dote ai giovani bisognosi che ammonterebbe a 10 mila euro.

 

  

Sulla questione ci sono state reazioni contrastanti, la maggioranza è spaccata ma Mario Draghi sembra aver zittito il leader del Pd dichiarando che: “questo non è il momento di chiedere soldi dal paese ma di darli”. Proprio su questo si apre il dibattito nel salotto della Gruber.

Un dibattito si fa per dire visto che anche Corrado Formigli, conduttore di Piazza Pulita, sembra criticare la proposta dei dem. "È giusto tassare le eredità sopra i 5 milioni, perché si fa in tutti i paesi civili. Però è sempre la solita idea, quella della sinistra, cioè quella di piantare la bandierina dal PD senza avere un’idea complessiva delle riforme. Soprattutto, il Partito democratico come spesso accade prende la scorciatoia la parte un po’ più semplice", dice Formigli. 

 

Poi continua con l’affondo: “Perché non ha fatto una bella battaglia per mettere i miliardi nella ricerca e nell’innovazione nel Pnrr? Quelli davvero aiutano i giovani più che la pioggia dei 10 mila euro. Poteva fare di più per aiutare i giovani”, conclude il giornalista.

 

Sulla questione anche Antonella Viola sembra annuire alle parole del conduttore di La7. L’immunologa dell’università di Padova è ospite in collegamento e sul tema della ricerca prende la parola: “Non sento mai da nessuno la proposta di abbassare l’Iva sulla ricerca scientifica. Noi portiamo fondi dall’Europa e in Italia dobbiamo pagare l’iva su quei fondi che abbiamo portato per fare ricerca scientifica è veramente vergognoso e molto pesante. Ci tagliano completamente le risorse”.

 

Infine, il direttore di Libero, Alessandro Sallusti tira le somme sulla proposta di Letta: “Se quei dieci mila euro li dai all’imprenditore anziché al ragazzo, quell’imprenditore crea un posto di lavoro per il ragazzo.”