otto e mezzo

"Contiguità col fascismo", l'accusa di Montanari a Salvini, vergogna a Otto e mezzo. Ma Bini Smaghi lo umilia

Tra gli ospiti di Lilli Gruber a Otto mezzo venerdì 16 aprile  c'è anche lo storico dell'arte Tommaso Montanari, famoso per le sue teorie contro la crescita economica, naturalmente con un libro fresco di libreria da promuovere con un annuncio in tv. 

 

  

Sul tavolo ci sono naturalmente le riaperture a scaglioni a partire dal 26 aprile decise dal governo e annunciate dal premier Mario Draghi nell'odierna conferenza stampa. Il dato politico che emerge è la vittoria dell'ala aperturista del governo con in testa la Lega di Matteo Salvini. E proprio il leader del Carroccio finisce nel mirino di Montanari, intellettuale di sinistra che vede come fumo negli occhi le riaperture per motivi economici mentre i morti si contano ogni giorno ancora a centinaia.  

 

Montanari si scatena quando la Gruber ricorda che la data delle prime riaperture, il 26 aprile subito dopo il 25 così importante per il centrosinistra, è stata definita da Salvini proprio una liberazione. "Salvini ha problemi con la Liberazione  e anche troppa contiguità col fascismo", è la risposta choc che incredibilmente non provoca la reazione della conduttrice o degli altri ospiti.

 

E sulle riaperture Salvini è irresponsabile, continua Montanari, è illusorio continuare con gli stop and go, ad agosto finiremmo a chiudere tutto e sarà un disastro, è la sintesi del suo intervento. 

Il critico d'arte ne ha anche per il premier Mario Draghi. "Scarica tutto sugli italiano, chiedendo  ai cittadini comportamenti responsabili, ma il problema sono i mezzi pubblici, le scuole. È un azzardo" fatto per ragioni politiche, per tenere in piedi il governo dice ancora Montanari. 

 "La pandemia ha costretto la UE a cambiar  regole sul debito: non potevamo cambiarle prima di massacrar la Grecia? Però Draghi dice che la soluzione per il debito è crescere", continua, tanto che Gruber gli chiede perché ce l'ha tanto con i "nemici" banchieri come Draghi e Lorenzo Bini Smaghi in collegamento con la trasmissione.

Mentre Montanari attacca a parlare contro la crescita a tutti i costi arriva a zampata di Bini Smaghi: "Se uno storico dell'arte parla così dei banchieri non sa cosa dice, se non ci fossero stati i banchieri a Firenze quale rinascimento...". Insomma, i banchieri deve solo ringraziarli Montanari altrimenti sarebbe disoccupato...