Terrore al Quirinale

AstraZeneca e le ansie di Sergio Mattarella: il retroscena sulle paure del Quirinale e i contatti con Mario Draghi

Il caso su AstraZeneca ha avuto anche un inaspettato ed inatteso protagonista. Nei giorni in cui è cresciuta ai massimi livelli la tensione sul vaccino prodotto dall’azienda anglo-svedese, la cui somministrazione è stata momentaneamente interrotta dall’Italia e da altre nazioni dell’Unione Europea, c’era grande subbuglio al Quirinale. I casi di trombosi e lo stop al vaccino avevano messo in apprensione Sergio Mattarella, che è rimasto in strettissimo contatto con Mario Draghi.

 

  

 

Come svela Marco Antonellis, retroscenista di ItaliaOggi, "pochi lo sanno ma anche al Quirinale nei giorni scorsi appreso il via libera da parte dell'Ema al vaccino di AstraZeneca avevano tirato un bel sospiro di sollievo". Se l’agenzia europea avesse riscontrato problemi tali da sospendere a tempo indeterminato il vaccino AstraZeneca sarebbe stata rallentata notevolmente, se non addirittura compromessa, la strategia della campagna vaccinale italiana. Un cambio di rotta su questo tema e l’approvazione di un Recovery Plan ben stilato ed ideato sono stati infatti i due principali motivi per i quali il Presidente della Repubblica ha dato l’ok alla sostituzione di Giuseppe Conte con Draghi come nuovo Premier. Questa spinta è fondamentale nella macchina messa in piedi da Palazzo Chigi, che ha subito preso decisioni per aumentare le inoculazioni giornaliere e ha fatto fuori l’ex commissario straordinario Domenico Arcuri, tra i maggiori responsabili del disastro su vaccini e mascherine in tutto il 2020.

 

 

"Anche se dal Colle non ne hanno fatta parola con nessuno, nei giorni scorsi, proprio nelle ore complicate e decisive dello stop europeo, c'era stato un riservatissimo scambio di vedute con Draghi per confrontarsi sulla situazione e sui risvolti che lo ‘stop’ avrebbe potuto avere per un paese come l’Italia” spiega il retroscena di Antonellis. C’è stata quindi fibrillazione massima nelle stanze del potere italiano e la linea telefonica tra Mattarella e Draghi è stata bollente.