svolta sugli indennizzi

Mario Draghi triplica i ristori di Giuseppe Conte. Pronti 9,4 miliardi contro 3,2

Svolta di Mario Draghi sui cosiddetti ristori sia per quantità che per qualità rispetto alle misure adottate in autunno dal governo di Giuseppe Conte. Con i suoi quattro decreti da ottobre in poi- con grande confusione- il governo precedente aveva infatti erogato secondo i dati della Agenzia delle Entrate 2,985 miliardi di ristori automatici e 300 milioni di ristori a seguito di istanza, per un totale di 3,285 miliardi. Ora nella bozza del primo decreto “sostegni” del governo Draghi l'ammontare dei risarcimenti previsti alle stesse categorie nell'articolo uno è di 9,475 miliardi di euro: circa il triplo di prima.

Ma anche il meccanismo è diverso: non fantasioso come quello partorito da Conte, ma allineato ai codici italiano. Si tratta infatti di un vero e proprio indennizzo percentuale erogato a imprese e partite fisiche che non abbiano superato nel 2019 i 5 milioni di euro di fatturato, e che abbiano perso a gennaio e febbraio 2021 più di un terzo del fatturato registrato a gennaio e febbraio del 2019, quando la pandemia ancora non esisteva. L'indennizzo sarà del 20% per imprese con fatturato non superiore a 400 mila euro annui, del 15% per chi aveva ricavi compresi fra 400 mila euro e un milione di euro e del 10% per chi aveva ricavi fra 1 e 5 milioni di euro. È sempre un indennizzo parziale, ma erogato con procedure più chiare per tutti e già calcolabile con facilità da chi deve riceverlo.