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Nuova stretta sulle regioni, c'è lo spettro del lockdown

Angela Barbieri
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Da domani passano in area arancione Lombardia, Marche e Piemonte. I cambi di colore scattano in virtù delle ordinanze firmate ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia sul Covid-19. Oltre a questi passaggi, è stata disposta la zona rossa per Basilicata e Molise, mentre la Sardegna passa in area bianca. Nel Lazio, che resta giallo, finisce in arancione la provincia di Frosinone.

 

 

Tornando alla Sardegna, va sottolineato che è la prima regione italiana a entrare in zona bianca che permette di tornare ad assaporare un po’ di libertà. Un obiettivo, sfiorato la settimana scorsa dalla Valle d’Aosta, ottenuto grazie ai dati sul contagio in controtendenza rispetto al resto d’Italia, dove c’è stata quasi ovunque una stretta. Nella regione amministrata dal leghista Christian Solinas, segretario del Partito sardo d’azione, c’è l’Rt più basso d’Italia, a 0,68 contro la media nazionale che sfiora l’1 (0,99). E non solo. L’incidenza dei casi, per la terza settimana di fila, è ben al di sotto dei 50 ogni 100mila abitanti. Questo numero si attesta, secondo l’ultimo monitoraggio, a 29. Il risultato è, per ora, «una ripresa graduale di attività produttive che in questi mesi hanno sofferto danni gravissimi, fiaccando la nostra economia. Ma tutto deve essere fatto con prudenza e attenzione», sostiene il governatore. In teoria, il bianco nella mappa dei colori del governo prevede l’apertura serale di bar e ristoranti e il via libera per palestre, cinema, teatri e musei. Ma, per capirci, non sarà fatto tutto e subito. In queste ore è allo studio un’ordinanza nell’isola per adeguarsi a questa novità, che rappresenta un unicum nel panorama nazionale.

 

 

In Campania, invece, il governatore De Luca ha firmato l’ordinanza con cui sospende le lezioni in presenza in tutte le scuole. «Con decorrenza dal 1 marzo 2021 e fino al 14 marzo 2021 - si legge nel documento - è sospesa l’attività didattica in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e dei servizi per l’infanzia (sistema integrato 0-6 anni) nonché delle scuole di ogni ordine e grado, e delle Università». Restano consentite in presenza «le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilità, previa valutazione, da parte dell’istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto e in ogni caso garantendo il collegamento online con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza». Nell’ordinanza si chiede a tutti i campani di fare uno sforzo ulteriore, anche se in questo caso non c’è un obbligo specifico ma una semplice raccomandazione: «Vanno evitate tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e rimanere a casa il più possibile». Tradotto: mettetevi in lockdown».

 

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