ma guarda un po'

Basta col mercato delle vacche. Che nostalgia per Di Maio che combatteva in Parlamento

Sono passati solo tre anni da quando Luigi Di Maio tuonava contro il mercato delle vacche messo in piedi dal premier Paolo Gentiloni. E non solo: a Gentiloni rinfacciava di non essere stato votato dall'elettorato durante regolari elezioni e di essere sostenuto soltanto da una decisione di palazzo del Partito Democratico. E pensare che oggi, invece, si è ribaltato tutto e a sostenere un premier non scelto dalle urne è proprio lui, il nostro ministro degli Esteri.