sotto accusa

L'ira della Casellati sul dittatorello Conte, la presidente del Senato attacca il governo

Alberto Di Majo

Difende la centralità del Parlamento, chiede attenzione verso i disagi sociali e il lavoro ma, soprattutto, dà due schiaffoni al governo Conte. La presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati va dritta al punto durante il tradizionale scambio di auguri natalizi con la stampa parlamentare. Non fa sconti al premier e ai ministri sulla gestione della pandemia, gli rimprovera le tante incertezze rimaste fino ad oggi su quello che si può fare o no nel periodo delle Feste e ribadisce che il rispetto delle procedure democratiche non significa rinunciare alla rapidità delle decisioni. Un intervento a tutto campo e senza timidezze tuzionali, che per un giorno fa prendere alla Casellati i panni della leader dell'opposizione.

La presidente di Palazzo Madama ha ribadito che «serve lavorare ad un "Progetto Italia" che guardi al futuro, garantendo prospettive reali di crescita e sviluppo. Dobbiamo far ripartire le leve dell'economia, investendo sulle infrastrutture, dando nuovo slancio alle imprese. Questa è l'unica ricetta per dare lavoro, lavoro e ancora lavoro e mettere soldi nelle tasche degli italiani».

  

Poi si è soffermata sulla gestione della pandemia: «Troppi sono i Mardi, le indeterminatezze e le disomogeneità nella riorganizzazione sanitaria». Ha sottolineato come a dieci giorni dal Natale sia «incomprensibile che gli italiani non sappiano come comportarsi. Regole anche ferree, ma certe, perché è inimmaginabile che ci si trovi all'ultimo momento di fronte al fatto di non potere portare un augurio ad un genitore anziano, solo e magari anche malato». Fondamentale in questo momento è il lavoro delle Camere: «Il Parlamento deve tornare ad essere centro reale per la definizione delle scelte programmatiche e legislative. Non credo che nessuna cabina di regia o nessun gruppo di esperti possa sostituirsi alle necessarie decisioni del Parlamento». Ha aggiunto: «Il momento è grave e, certo, occorre agire velocemente. Ma la storia e moltissimi esempi, come la legge di bilancio o le missioni internazionali, ci insegnano che la centralità delle Camere non è incompatibile con la rapidità decisionale. Basta la volontà politica».

Infine la Casellati ha chiesto unità alle forze politiche e le ha spronate a guardare al futuro «garanten do prospettive reali di crescita e sviluppo, investendo sulle infrastrutture, dando nuovo slancio alle imprese. E poi occorre puntare sui giovani, sulle donne, il cui potenziale inespresso vale un punto di Pil. Rilanciamo l'occupazione femminile». La presidente del Senato ha rivolto un pensiero ai «più di 66 mila morti di Co vid e ai malati che stanno lottando contro un nemico insidioso e difficile e ai medici e agli operatori sanitari che continuano a lavorare senza sosta al loro fianco». Le parole della Casellati non sono piaciute alla maggioranza - nel M5S le hanno giudicate «inopportune» - e hanno invece attratto il sostegno di Forza Italia. Più di qualcuno, non solo a Palazzo Chigi, è rimasto sorpreso.