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Patrimoniale, riammesso l'emendamento di Orfini e Fratoianni

È stato riammesso in commissione Bilancio della Camera l’emendamento alla legge di Bilancio, con primi firmatari Nicola Fratoianni e Matteo Orfini che, tra le altre cose, istituisce l’imposta patrimoniale. L’emendamento, giudicato inammissibile per mancanza di copertura, dopo il ricorso dei proponenti è stato riammesso ai voti.

 

  

 

Nello speech degli esiti dei ricorsi riguardo all’emendamento si legge che è stato riammesso «in considerazione della difficoltà di effettuare una puntuale quantificazione riguardo alla stima degli effetti di gettito derivanti dalla proposta emendativa, fermo restando che più puntuali informazioni potranno essere acquisite in proposito dal Governo nel corso dell’esame dell’emendamento stesso». L’emendamento di Fratoianni e Orfini prevede l’abolizione dell’Imu e dell’imposta di bollo sui conti correnti bancari e sui conti di deposito titoli e l’istituzione di un’imposta sui grandi patrimoni di almeno 500mila euro pari allo 0,2% fino a un milione, lo 0,5 tra uno e 5 milioni, l’1 percento tra i 5 e i 50 e il 2 percento oltre i 50 milioni di euro.