crisi nera

Conte li abbandona. Tassisti sull'orlo del baratro

I tassisti sono sull'orlo del baratro. Il lockdown dei mesi scorsi li ha messi in ginocchio e le misure adottate dal governo nelle ultime settimane hanno inferto il colpo di grazia all'intera categoria. Francesco Storace, vicedirettore del Tempo, mette in luce sul sito 7Colli le gravi difficoltà del settore. Finora il governo ha fatto solo elemosina ma i costi fissi di gestione e manutenzione restano alti. "Lavoratori che effettuano un pubblico servizio messi fuori gioco dalle spietate logiche della pandemia, con un governo che pensa di cavarsela con l’elemosina - scrive Storace su 7Colli - Già, che ci fanno con quel migliaio di euro, o i seicento iniziali, se l’auto ferma costa ogni giorno – ad essere ottimisti – tra le 50 e le 100 euro per le spese di manutenzione, oltre che assicurazione e eventuali e varie?".

 

  

 

I tassisti sono disperati perché le prospettive di fronte a loro sono drammatiche e l'esecutivo resta sordo alle loro richieste. Ma non si arrendono e formulano alcune proposte al governo. Una possibilità potrebbe essere l’incentivo dell’uso dei taxi per i cittadini, tramite dei voucher: “Noi abbiamo richiesto di poter coadiuvare il trasporto pubblico di linea”, spiegano i rappresentanti della categoria delle città italiane. L’idea – ha reso noto il sito IlGiornale.it – è quella di permettere al servizio taxi di affiancare il trasporto pubblico, che ha dovuto abbassare la capacità di trasporto e che viene messo sempre più sotto pressione da studenti e lavoratori che lo utilizzano per recarsi in ufficio o a scuola: hanno richiesto voucher per la popolazione per integrare il trasporto pubblico di linea. Questo - scrive Storace - permetterebbe ai taxi di muoversi di più e aiuterebbe i cittadini, perché potrebbero prendere il taxi invece dei mezzi pubblici, per viaggiare in maggior sicurezza”. La proposta potrebbe anche essere “una soluzione al sovraccarico dei trasporti pubblici”. Un’altra importante azione sarebbe quella di operare una “defiscalizzazione importante per affrontare la problematica dei costi di gestione elevati. "La categoria dei tassisti è stata duramente colpita dalla crisi seguita alla prima ondata del Covi. -19 - conclude Storace - e ora che i contagi sono tornati a salire e il governo ha imposto nuove stringenti misure, la via d’uscita si fa più lontana". A Palazzo Chigi ci sarà qualcuno in grado di ascoltare?