qualcuno era comunista

Utero in affitto, Marco Rizzo dà lezioni all'ex governatore Vendola

Gaetano Mineo

Non si ritiene più un uomo di sinistra se la stessa sinistra vuole la maternità surrogata. Marco Rizzo, comunista verace, boccia senza appello questa pratica sostenuta in Italia proprio dalla sinistra. Nel centrodestra, infatti, hanno altro a cui pensare. Per non parlare in Fratelli d’Italia che ha depositato un progetto di legge che vede prima firmataria Giorgia Meloni e che punta all’estensione della punibilità per i cittadini italiani che praticano la surrogazione di maternità anche all’estero. Una bozza legislativa approdata in Commissione Giustizia alla Camera dove è appena iniziata la discussione.

Dunque, la sinistra si manifesta critica sulla maternità surrogata. Rizzo, dal canto suo, vuole fare sapere al mondo intero che da buon comunista boccia questa pratica, e per far ciò si rivolge a Niki Vendola, proprio perché l'ex leader di Sel ha scelto la maternità surrogata per avere un figlio con il suo compagno.

  

“Una cosa sono i diritti, un’altra sono i desideri – dice il comunista all’ex governatore della Puglia -. Da sempre sono stato per la piena attribuzione dei diritti di tutti. Per cui sono per il riconoscimento delle coppie omosessuali. Ma il dare diritti a tutti non significa negarli a qualcuno. E con l’utero in affitto li si nega a un bambino che nasce, mentre si calpesta la dignità della donna che lo ha portato in grembo per nove mesi e lo ha partorito”. Un lungo intervento interessante quello di Rizzo, che tocca punti delicati ma a cui affianca tesi più che condivisibili e di certo coerenti con il suo passato politico. “Se da comunista mi ribello a ogni sfruttamento del lavoro umano e della mercificazione – prosegue l’ex deputato - mi ribolle il sangue ancora di più se penso alla tratta di un bambino e alla dignità calpestata di una donna povera”.

Poi, una sfilza di legittimi interrogativi? “Dato che si tratta di una 'merce' – puntella - se il bambino prenotato e pagato risulta disabile che succede? Viene restituito? Sostituito con un altro articolo perfetto? Stiamo parlando di cataloghi da cui vengono scelte le caratteristiche del bimbo: alto, biondo, sano... Siamo già all’eugenetica, faremmo felicissimo il dottor Mengele”.

Tuttavia, l’ex europarlamentare, ribadisce, sempre rivolgendosi a Vendola, che “la vicenda non riguarda solo le coppie omosessuali”. E tira fuori, un altro interessante punto. “Se stiamo parlando di una donna ricca che, per non 'sciupare' il proprio corpo con una gravidanza, affitterà una donna povera perché contenga il suo ovulo e gli spermatozoi del marito. Siamo alla mostruosità umana. E il fatto che a sinistra la quasi totalità dei dirigenti politici voglia obbligare il nostro popolo ad accettare queste idee mi fa dire che io, in quanto comunista, non sono più di sinistra. Un conto è se una donna muore durante il parto: anche qui avremo un orfano, ma è appunto una disgrazia. Perché dobbiamo procurarla noi? Far sì che inizi la sua vita in questo modo terribile?”.

Infine, l’affondo: “Capisco il desiderio delle coppie omosessuali, ma non è accettabile. Non solo delle coppie omosessuali, anche di quelle eterosessuali che si affidano a questa pratica... Rendere questo abominio 'reato universale', punibile in Italia anche se operato all’estero, sarebbe la soluzione: così avviene per i reati di terrorismo o di pedofilia. Senza alcun dubbio”. Ma Vendola ha una visione di crimine universale diversa: “Per me crimine universale dovrebbe essere piegare la scienza e la tecnica verso finalità di produzione di morte. Noi non abbiamo soppresso una vita, l’abbiamo portata al mondo”.