attacco ai dirigenti

Terremoto Forza Italia, un'altra fedelissima molla Berlusconi

Terremoto in Forza Italia, la deputata emiliana Benedetta Fiorini lascia il gruppo alla Camera e passa alla Lega. Lo ha annunciato il presidente di turno Fabio Rampelli al termine della seduta di Montecitorio.

E c'è un altro fedelissimo che sarebbe quasi con un piede fuori da Forza Italia, ennesimo capitolo di uno smottamento che in Parlamento non sembra arrestarsi. Si tratta del pugliese Luigi Vitali, che ha usato parole assai severe sulla gestione del partito negli ultimi tempi.

  

«Il Presidente Berlusconi dovrebbe, da par suo, soffermarsi sui tanti abbandoni in Forza Italia, soprattutto in periferia. E dovrebbe distinguere tra quelli, pochi per la verità, usciti per sete di poltrone o perché non accontentati nelle loro richieste e quelli, i più, che hanno visto archiviati i criteri della meritocrazia e del radicamento sui territori che proprio lui aveva introdotto in politica».

Vitali, da 25 anni al fianco di Berlusconi, è attualmente ancora nel gruppo di FI, ma come indipendente, grazie all’amicizia ed all’affetto della Presidente Bernini. «Una classe dirigente avvitata, che macinando sconfitte su sconfitte ha reso Fi quasi irrilevante; preoccupata di garantire se stessa e qualche sodale» ha continuato il parlamentare pugliese che ha concluso: «Squadra che vince non si tocca; ma quella che perde va azzerata! Forse, ripristinando le regole, potrebbe iniziare una nuova stagione per Fi. Ma questo dipenderà solo dal suo fondatore e leader indiscusso».

Parole dure, che potrebbero presagire un rapido abbandono della nave azzurra che per Vitali, come per tanti altri scontenti, potrebbe solo essere rinviato a dopo le Regionali. Una tornata elettorale che per il partito del Cavaliere si presenta piuttosto in salita.