immigrazione fuori controllo

Lamorgese dorme e si perde i migranti

Francesco Storace

Povera Luciana Lamorgese, che figura barbina. Per la visita del ministro dell’interno a Lampedusa, avevano preparato tutto a puntino, svuotando persino l’hotspot di Contrada Imbriacola. Ma l’accoglienza gliel’hanno riservata un bel gruppo di contestatori con tanto di fischi e otto tunisini che sono arrivati clandestinamente in barca nell’isola mentre lei si pavoneggiava con le autorità locali. Ed è in tutta Italia che comincia di nuovo a risuonare l’allarme clandestini, che spuntano da ogni parte. Dalla Sicilia al Friuli, passando per la fuga in Umbria e dall’hotspot di Taranto, in ogni parte della Nazione torna la preoccupazione per un’ondata che è ricominciata con gli sbarchi.

Avverte Matteo Salvini: «Solidarietà ai cittadini e ai sindaci del Lazio che rischiano di dover accogliere decine di clandestini con la possibilità di soggetti infetti. Da Nord a Sud, si moltiplicano i casi di immigrati in fuga con alto rischio per la salute pubblica. Il Pd di Zingaretti ha chiuso in casa gli italiani ma spalanca i porti: altro che cancellare i Decreti sicurezza. Questo governo mette in pericolo l’Italia». L’ex ministro dell’Interno mette in guardia anche Roma. Dove tutto sembra sottovalutato.

  

In giro si registra incredulità. Mentre il ministro della Salute Speranza si preoccupava 24 ore prima di lanciare un allarme per la situazione Covid – con l’invito a mantenere distanziamento sociale, mascherine e a pulirsi le mani – in ogni regione d’Italia si vedono ormai arrivare immigrati clandestini che sbarcano e scappano. E molti di loro sono positivi al virus. Verrebbe da chiedersi se i ministri si parlano, visto che quello della Salute si preoccupa della diffusione del virus e quello dell’Interno spalanca i porti alla diffusione dei migranti. Oppure se dopo aver rinchiuso in casa per tre mesi gli italiani, dobbiamo aspettarci un rientro nelle nostre abitazioni a causa del virus che ora infetta i migranti che sbarcano da noi.

 

 

 

In questi giorni è successo di tutto: fughe da Taranto e Messina, ad Agrigento sfasciato un condominio, in Umbria scappati 23 clandestini su 25, e sul fronte orientale ormai gli immigrati arrivano a piedi e non appena percorsi dieci chilometri dal confine non si possono più riaccompagnare a casa loro. La meta diventa Udine. Ogni giorno sono centinaia i migranti che arrivano dalla rotta balcanica e, passando nei giardini delle abitazioni o nelle vigne, causano forte preoccupazione fra i residenti.

Ma al ministro dell’Interno tutto questo sembra interessare davvero poco. Racconta il sindaco di Lampedusa, che va in brodo di giuggiole di fronte alla titolare del Viminale: col ministro abbiamo discusso «delle regole di accoglienza e di gestione dell’hotspot». Come a dire: ne aspettiamo sempre di più. Anziché lanciare dall’isola un segnale di fermezza di respingimento della clandestinità per dire «non vi facciamo più entrare», si fa capire esattamente il contrario.

Denuncia la deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi: «A Lampedusa sono arrivati ben ottocento immigrati, la Lamorgese deve solo prendere atto del disastro delle politiche migratorie messe in atto dal suo governo». «La Sicilia, in primis, sta pagando a caro prezzo l’incapacità di questo esecutivo che è responsabile non solo delle morti in mare ma anche del pericolo sanitario per gli italiani che potrebbe derivare da questi arrivi, molti dei quali a bordo di piccole imbarcazioni autonome». Proprio la Varchi tocca una questione che rischia di essere davvero allarmante, ovvero il pericolo sanitario. Ogni giorno in Italia si registra un calo dei contagi rispetto alla tragedia dei mesi scorsi, le terapie intensive sono quasi tutte vuote ma si va a cercare il pericolo oltreconfine. Si importano malati dall’Africa e non solo, non riuscendo nemmeno a fermarne la fuga in tutto il territorio nazionale. Si chiudono i confini ai turisti ma si spalancano i porti ai clandestini. Tutto questo non è affatto normale.

Ancora: un altro allarme nelle ultime ore è partito dalla questura di Lecce a tutta Italia per una coppia di pakistani – uno dei quali positivo – fuggiti dalla struttura locale di accoglienza nella provincia salentina.
C’è un evidente favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e si rischia un’epidemia colposa con gli sbarchi indiscriminati. Ma si processa solo Salvini per quattro giorni di fermo di una nave. Aspettiamoci lo ius soli...