umiliato

Carlo Calenda terribile su Matteo Renzi: mi sembra il nuovo Clemente Mastella

Carlo Calenda la tocca piano nel derby del centro con Matteo Renzi: il leader di Italia viva voleva essere il nuovo Emmanuel Marcon ma sembra più Clemente Mastella. Il capo di Azione! va all'attacco di "un governo incapace, e un Pd in stato confusionale", dice in un'intervista a La Verità in cui l'ex dem si scatena contro l'esecutivo di Giuseppe Conte che dopo il caso Benetton-Autostrade vuole "nazionalizzare il Paese, nel nome di un'ideologia contro l'impresa".

 

  

Una sciabolata la riserva al ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che dice che serve tempo per capire quanto il Mes serva alla sanità  servizio sanitario: "Frasi indegne, è il peggior ministro di un governo tragico. Lo manderei a parlare con quei medici e infermieri che lui stesso definiva 'eroi'", mentre Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri "sta mentendo" quando dice che il debito di Aspi non graverà sugli italiani.

 

Ma il piatto forte Calenda lo serve a Renzi nei giorni in cui Azione!, almeno secondo sondaggi e finanziamenti, se la passa meglio di Italia Viva. "Non sto qui a esultare per chi prevale in fondo alla classifica. Detto questo, uno che ha provocato la nascita del governo con i Cinque stelle per poi criticarlo ogni giorno, fa ridere", dice Calenda che ammette: "Non ho nessun contatto. Matteo Renzi voleva fare l'Emmanuel Macron, si è ridotto a fare il Clemente Mastella. E lo dico con dispiacere perché è stato un buon premier: però a un certo punto doveva lasciare la politica. Invece si è messo a fare i suoi giochini". Nel derby del centro nom mancano i tackle belli duri,