chi sale e chi scende

Sondaggi, il sorpasso di Giorgia Meloni ai 5Stelle è già iniziato. Lega primo partito

I partiti scaldano i motori in vista delle elezioni regionali del 20/21 settembre, ma per gli ultimi sondaggi è dopo che il centrodestra potrebbe tentare il colpaccio. Intanto, la partita si gioca sulla carta. La Lega resta primo partito, anche se sono lontane le cifre over 30% delle scorse Europee. Dall’ultima media dei sondaggi elaborata da Termometro Politico mettendo a confronto le rilevazioni fatte da SWG, Ixé, Demopolis, EMG, Noto Sondaggi, Tecné e Ipsos, nella settimana dal 21 al 27 giugno, il partito di Matteo Salvini si attesta intorno al 26% con valori che vanno dal 23,8% (Ixé) e il 28,5% (Noto). Il Partito Democratico viene accreditato mediamente al 20,3% e lo scarto dalla forza politica di Matteo Salvini varia in maniera significativa a seconda dei singoli istituti, andando da un minimo dell’1,6% nella rilevazione di Ixé a un massimo del 9% per Noto.

  

Nella media settimanale il Movimento 5 Stelle, stabile al 16,2%, precede di poco più di un punto percentuale Fratelli d’Italia, che si attesta al 14,8%. Soltanto nel sondaggio realizzato da Tecné il partito di Giorgia Meloni viene presentato davanti alla formazione di maggioranza relativa nell’attuale Parlamento. Restando nel centrodestra, Forza Italia è accreditata mediamente al 7%, con una leggera tendenza negativa. La coalizione raggiunge complessivamente il 48,2%, toccando il 51% nella rilevazione dell’istituto di Antonio Noto.

Italia Viva si attesta al 3,3% ed è l’ultima forza politica in grado di superare nella media lo sbarramento del 3 per cento fissato dal Rosatellum: tuttavia, i dati dei singoli sondaggi variano in un intervallo fra il 2,9% segnalato da tre case di sondaggi e il 4,8% di Emg, l’istituto ampiamente più favorevole al partito di Matteo Renzi. Fra il 2 e il 3 per cento, infine, Azione di Carlo Calenda e Leu/La Sinistra, accreditati rispettivamente al 2,7% e al 2,6%.

 

Tra i leader, invece, resta saldamente in testa il premier Giuseppe Conte.  «La sua popolarità - assicura Ilvo Diamanti su Repubblica - resta largamente maggioritaria. Intorno al 60%, nelle ultime settimane, dopo aver raggiunto il 70% in febbraio, quando la pandemia è scoppiata». Destinato a durare, almeno secondo gli intervistati, il suo Governo:  quasi il 60% di loro ritiene, infatti, che ’l’avvocato del popolo' resterà a palazzo Chigi a lungo. Oltre un anno, secondo il 22%. Fino al 2023, cioè, a fine legislatura, secondo il 36%. Sempre il 60% degli intervistati, poi,  in futuro vorrebbe Conte impegnato, nella politica e nelle istituzioni. Come leader di un partito già esistente o alla guida di una sua ’creatura'.