inchiesta angeli e demoni

Per Bibbiano 24 richieste di processo. Salvini e Meloni: "Altro che montatura"

Lo scandalo di Bibbiano non si è per niente ridimensionato. Anzi. Sono ben 24 le persone a vario titolo per le quali la Procura di Reggio Emilia ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta «Angeli e Demoni» sulle presunte irregolarità nell’affido di minorenni a Bibbiano. Tra i 24 figura pure il sindaco della stessa cittadina della provincia di Reggio Emilia, Andrea Carletti. Nei suoi confronti vengono contestati i reati di falso e abuso di ufficio.

Una notizia che ha suscitato molti commenti, soprattutto a destra. Non a caso i partiti del centrodestra dall’apertura dell’inchiesta ad oggi hanno tenuto sempre viva l’attenzione sulla vicenda giudiziaria (ma anche mediatica), pretendendo verità e muovendo pesanti critiche nei confronti del Pd, partito in cui milita il sindaco di Bibbiano. Tra i più polemici il leader della Lega Matteo Salvini che proprio ai dem rivolge il suo commento: «Su Bibbiano attendiamo le sentenze, come è giusto che sia, ma dal Pd e dintorni dovrebbero farsi un esame di coscienza per l’arroganza e la superficialità con cui hanno liquidato il dolore di troppe famiglie».

  

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Sempre dalla Lega si registra l’intervento di Lucia Borgonzoni, la parlamentare (a gennaio candidata a guidare la regione Emilia Romagna) e nota per essersi presentata in Senato con una maglietta con impressa la scritta "Parliamo di Bibbiano". "Sono stata derisa, minacciata, insultata, mi hanno intimato di chiedere scusa almeno un milione di volte. La mia colpa? Aver chiesto che venisse fatta chiarezza sui fatti di Bibbiano. I 24 rinvii a giudizio tra i quali quelli al sindaco Andrea Carletti evidenziano come avevamo ragione, qualcosa su cui fare chiarezza c’è", afferma in una nota la senatrice.

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Parole dello stesso tenore quelle usate da Giorgia Meloni. "La nostra battaglia per chiedere verità e giustizia non era campata in aria - annota la leader di Fratelli d’Italia -, la sinistra ha tentato in tutti i modi di minimizzare e insabbiare lo scandalo Bibbiano. Hanno parlato di ’raffreddore', che il sistema era ’sano', che non era successo nulla e che chi parlava di questa vergogna nazionale faceva campagna elettorale. Gli atti giudiziari dimostrano che non è così".

Da Forza Italia Anna Maria Bernini osserva che "sui fatti di Bibbiano abbiamo bisogno di verità e di giustizia. Occorre che le responsabilità siano accertate una a una, perché così deve agire uno Stato di diritto, di fronte a vicende che hanno distrutto intere famiglie. E perchè è solo dalla verità piena che si potrà ripartire per impedire che fatti simili si ripetano".