fatto contro libero

Indro Montanelli, Vittorio Feltri lascia l'avversario in mutande: così Massimo Fini scopre le sue ambizioni

"Massimo Fini è stato un grande giornalista provocatorio e controcorrente. Dalle tesi ardite e acute. Ora però presta la sua opera presso Il Fatto Quotidiano, dalle cui colonne, non avendo migliori frecce al suo arco, sovente se l'è presa con Libero". Da settimane Vittorio Feltri e Massimo Fini si attaccavano sulla eredità di Indro Montanelli. Dopo l’ultimo articolo di Fini sul Fatto Quotidiano, Feltri chiude la contesa a modo suo. Lasciando l’avversario in mutande.

"Non si sa perché ma, ma l'uomo ce l'ha con noi - si legge sul quotidiano diretto da Feltri - e non riuscendo a coprire le proprie vergogne, si industria per scoprire le nostre. Non è un matto, quindi non si crede l'erede di Montanelli, però si atteggia a tale. Il grande Indro oggi è accusato da certa sinistra di essere uno stupratore. Il Fatto - spiega Libero - l'ha con noi giustamente difeso. Sarà quindi per solidarietà che ieri Fini, con gesto simbolico e sfidante, girava per le piscine milanesi con il deretano scoperto". E quindi l'ultimo affondo: "Lo spettacolo non era il Massimo e ha destato un certo scandalo tra i malcapitati che vi hanno assistito controvoglia. Per dovere di cronaca lo abbiamo riportato. Con il consiglio, se vuole continuare a fare il maestrino, di imparare a pararsi prima il sedere".