governo allo sbando

Di Maio peggio del Pci

Fabrizio Cicchitto

Il silenzio del governo italiano su Hong Kong è assordante, è scandaloso che il presidente del Consiglio Conte e il ministro degli Esteri Di Maio non abbiano ancora detto una parola, però non è neanche brillante l’atteggiamento discreto tenuto sull’argomento dal segretario del Pd Zingaretti per il quale a quanto sembra è tutto ordinaria amministrazione. Siamo di fronte al primo atto di un’altra tragedia storica espressa dal comunismo dopo l’Ungheria, la Cecoslovacchia e dopo Tienanmen perché è evidente che fra un po’ ad Hong Kong succederanno cose gravissime.

 

  

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L’Italia è sempre stata in prima fila nelle grandi battaglie di libertà, anche nei confronti delle dittature di destra, nei confronti dei colonnelli greci, della Spagna franchista, dell’Argentina e di Pinochet dove Craxi e i diplomatici italiani diedero il meglio di se stessi. Invece adesso l’Italia è squallidamente silenziosa. Eppure l’Italia avrebbe tutte le ragioni per alzare la voce, in primo luogo per evidenti ragioni riguardanti diritti di libertà individuali e collettivi, ma anche per quello che è accaduto nel nostro paese in seguito all’esplosione della pandemia. Noi su questo giornale abbiamo elencato gli evidenti errori commessi sull’argomento sia dal governo italiano sia dalla Regione Lombardia, errori così incrociati che se la decenza politica avesse ancora un senso sia la maggioranza che sostiene il governo sia l’opposizione dovrebbero sull’argomento smetterla di polemizzare fra di loro ed aprire invece una seria analisi autocritica che più di 30.000 morti hanno la forza di richiedere. Comunque, al di là di tutto, se la Lombardia...

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