confusione al potere

Assistenti civili bocciati, anzi no. Che pasticcio la Guardia civile

Gianluigi Paragone

Adesso non li conosce più nessuno: sono gli assistenti civici che avrebbero dovuto dare la caccia allo spritz-people. Sono basate poche ore e il bando pubblicato dalla Protezione Civile dove si annunciavano 60mila posti come guardia civica per tenere a bada i cittadini dagli assembramenti viene messo in discussione, nonostante la soddisfazione domenicale del ministro Boccia fiero Savonarola del costume indisciplinato degli italiani. Piuttosto che preoccuparsi delle cose serie come la ripresa economica meglio dedicarsi alle supercazzole. Come la Guardia Civica fatta di volontari, percettori del reddito di cittadinanza o di cassaintegrati, al servizio del trio Conte-Boccia-Speranza, con la complicità dei sindaci e degli immancabili esperti sanitari. Dopo i decreti presidenziali e le conferenze stampa a reti unificate, ci mancavano i... balilla. (Per essere uno contrario ai pieni poteri, Conte non è poi messo così male.) Ora, però, quel bando è sconosciuto ai più, confermando la pericolosa superficialità o dabbenaggine dell’esecutivo Conte, tutto chiacchiere e distintivo.